FRANCESCO
Cronaca

Dal calco in gesso a quello digitale

Gurrieri In un recente numero del ‘Bollettino Ingegneri’, Grazia Tucci, Francesca e Tommaso Fedeli, compendiano il dibattito metodologico intorno al...

Gurrieri

In un recente numero del ‘Bollettino Ingegneri’, Grazia Tucci, Francesca e Tommaso Fedeli, compendiano il dibattito metodologico intorno al problema delle copie delle opere d’arte. Si tratta di più di mezzo secolo di confronti, che trovano le loro radici nel saggio di Walter Benjamin sulla “riproducibilità dell’opera d’arte” (1936). L’occasione è stata quella del restauro del Ritratto di Cosimo I de’ Medici, di Clemente e Baccio Bandinelli (1545-48). Ricordo che già alla fine degli anni ’90, col professor Atzeni (della Facoltà di Ingegneria di Firenze) azzardammo la prima ricerca di rilevazione laser-scanner: si trattava allora, di prime sommarie esperienze di laboratorio che, tuttavia, è opportuno ricordare. Nel contempo si articolava anche il dibattito su “originali – copie” per la scultura all’aperto. I Profeti del Campanile di Giotto, il Perseo della Loggia dei Lanzi, i Cavalli di San Marco, la Giuditta dell’Arengario di Palazzo Vecchio, fecero ben parlare gli addetti ai lavori; anche se il caso, per eccellenza, restava il Pulpito della Cattedrale di Prato (Donatello e Michelozzo), nella remota disputa Brandi – Sanpaolesi (salvo scoprire che Cesare Brandi non aveva mai eseguito un sopralluogo al cantiere del Pulpito). Personalmente ne curai il ricovero delle formelle nel Museo dell’Opera del Duomo, più tardi riassettato da Giorgio Bonsanti, durante la sua conduzione dell’Opificio delle Pietre Dure. Grazia Tucci ha avuto il merito di riprendere quelle esperienze ed elevarle alla dignità di ‘disciplina’. La ‘Geomatica’, estensione delle esperienze ricordate e ora strumentalmente e metodologicamente ingegnerizzate, è diventata un’area che interessa l’arte e l’ambiente. Così torna la delicata attualità dei calchi delle opere d’arte che, dalla preziosa manualità del calco in gesso passa al calco digitale.