La differenza c’è, si sente e si conta. Vale quasi 7mila euro. Quelli che, in media, fanno staccare il reddito netto di un residente del centro, da quello di uno che abita all’Isolotto o a Legnaia. Il primo, nel quartiere amministrativo più ricco, il Q1 che, in media, nel 2021 ha sfornato dichiarazioni da 29.559 euro e l’ultimo in quello più ’povero’, il Q4 dove il reddito medio viaggia sui 22.590 euro. Nel mezzo c’è Firenze dove sul secondo gradino del podio siede il Q2 con Campo di Marte, Bellariva e Coverciano (28.448 euro), seguito dal Q3 con Gavinana e Galluzzo in terza posizione grazie a dichiarazioni medie di 26.484 euro. In penultima posizione, prima del Q4, si trovano Novoli, Le Piagge e Rifredi con i 24.263 euro di reddito medio del Q5.
Ma la maglia di campione alla contribuzione va a Campo di Marte e Coverciano che, insieme, generano 410 milioni di euro pari al 28% del totale dell’Irpef versata nelle casse dello Stato. I confini fra i quartieri diventano ancora più marcati se si guarda alla composizione familiare. Così se una coppia con figli residente nell’area di piazza della Liberta o in zona Leopolda dichiara in media quasi 54mila euro netti, una di Novoli avrà a disposizione un reddito medio netto di 45.665 che diventeranno 42.800 nel Quartiere 4. In pratica un gap medio, fra centro e periferia, di oltre 10mila euro. Dietro le differenze c’è la costruzione del reddito che emerge, in filigrana, dai modelli delle dichiarazioni. Il Q1 è campione di Modello Redditi per Persone Fisiche, compilato da un residente su tre e utilizzato soprattutto da chi non ha lavoro dipendente. E sono proprio le professioni che fondono zone di quartieri diversi creando sacche di redditi che superano i confini.
Come il filo che lega Rifredi, centro, Cure e Campo di Marte, gemelli diversi un alto tasso di redditi totali medi fra i 26mila e i 50mila euro) e che insieme versano il 75% del totale dell’addizionale comunale. Sull’altro versante ci sono Piagge, Peretola Brozzi, Isolotto che detengono, a cavallo fra Q5 e Q4 redditi inferiori ai 26mila euro. Ad accomunare tutti è la differenza di genere: fra i due sessi c’è uno scarto di reddito totale medio di quasi 10mila euro. Si passa dai 29.614 dichiarati da un uomo ai 20.540 di una donna. Le stesse che, da sole, costituiscono il 55% degli 111.930 residenti che non hanno compilato nessun modello. Non lavorano o lo fanno a nero, senza garanzie.
Claudio Capanni