Firenze, 16 aprile 2025 – Dal Rotary Club Firenze Est un importante sostegno per le persone affette da demenza: l’associazione InFamiglia di Bagno a Ripoli, fondata nel 2014 da un gruppo di famiglie con persone con Alzheimer, ha ricevuto il Premio Testimonianza Rotary Club Firenze Est “Barbara Bona”. Istituito nei primi anni ’70 del secolo scorso, il prestigioso riconoscimento viene conferito a chi si distingue per l’impegno sociale e la solidarietà.
L’associazione ripolese, che lavora a stretto contatto con enti pubblici, privati e istituzioni locali, potrà destinare la somma di 4.000 euro a migliorare la qualità di vita di chi convive con la demenza, offrendo a persone economicamente svantaggiate l’accesso agli Atelier Alzheimer promossi dalla cooperativa Nomos.
“Questo riconoscimento non rappresenta solo un gesto di generosità, ma anche un segno di fiducia e vicinanza alla nostra missione – commenta Francesco Manneschi, presidente di InFamiglia e della cooperativa sociale Nomos –. Sarà interamente destinato ad agevolare la partecipazione di anziani con demenza ai nostri laboratori, un piccolo ma importante contributo per chi vive quotidianamente questa difficile realtà”.
Gli Atelier Alzheimer sono spazi pensati per stimolare le persone con demenza in un contesto protetto, senza la necessità della presenza di un familiare o di un assistente. Qui possono trascorrere momenti di compagnia e svolgere attività creative, ricreative e di socializzazione: dal semplice prendersi cura di un orto o preparare un pasto, fino al suonare uno strumento o svolgere esercizi motori. Le attività sono organizzate e gestite da un’équipe multidisciplinare, composta da educatori specializzati, psicologi, musicoterapeuti e neuropsicologi, che garantisce un supporto professionale anche ai familiari, fornendo informazioni e consigli utili.
Grazie al contributo del Rotary Club Firenze Est, le porte degli Atelier Alzheimer saranno più aperte che mai a chi ne ha davvero bisogno, in un’ottica di inclusione, sostegno e impegno collettivo verso le fasce di popolazione più fragili.