REDAZIONE FIRENZE

Dalla Shoah alla dittatura Vera, 94 anni, argentina e partigiana della memoria

Il Comune di Firenze ha firmato un accordo con cui la città chiede di candidare il museo ex Esma, che fu il centro di detenzione tortura e sterminio di Buenos Aires nell’elenco del patrimonio Unesco. L’accordo è stato firmato alla presenza di Vera Vigevani Jarach (foto) che ha vissuto la Shoah, scappando in Argentina nel 1939 per sfuggire alle leggi razziali in Italia sotto il fascismo e che, una volta in Argentina, ha subìto pure alla dittatura militare di Jorge Rafael Videla perdendo la figlia. "Ho assistito a molti disastri. Adesso osservo un ritorno di forme fasciste in alcuni Paesi – ha detto Jarach – . Io, di fronte a tutto ciò, mi definisco una partigiana della memoria perché in questi non si deve guardare dall’altra parte ma prendere parte e coinvolgere i giovani".

A firmare la lettera-accordo il presidente del Consiglio comunale di Firenze, Luca Milani, insieme anche all’ambasciatore argentino Roberto Carles: "Per noi – ha affermato Carles – è una gioia ricevere il sostegno del Consiglio comunale di Firenze per la candidatura del museo ex Esma a patrimonio mondiale dell’Unesco nel 40° anniversario del ritorno della democrazia nel nostro Paese".

Niccolò Gramigni