FIRENZE
Non si arrende la procura, dopo il rigetto del tribunale del Riesame alla richiesta di misura interdittiva per il direttore generale di Careggi, Rocco Damone (nella foto): il procuratore aggiunto Luca Tescaroli il sostituto Antonino Nastasi, titolari della vasta inchiesta sui presunti concorsi pilotati in seno alla Medicina fiorentina, hanno presentato ricorso in Cassazione per ribadire la richiesta di sospensione dal ruolo per il dg indagato.
E’ l’ultimo atto di un ping-pong tra accusa e difesa, in cui i giudici fiorentini sinora avevano sempre dato ragione ai legali di Damone (prima il gip poi il Riesame avevano rigettato la richiesta di interdizione avanzata dai pm), ma che aveva invece trovato sponda nella Suprema Corte.
Per la procura, insomma, Damone sarebbe il prosecutore di un disegno ideato dal precedente dg di Careggi, Monica Calamai, ma i giudici, sinora, avrebbero fatto una ricostruzione "inficiata ancora una volta da evidente mancanza di valutazione di prove decisive, in antitesi rispetto delle indicazioni fornite da codesta Corte di Cassazione, con specifico riferimento alla valutazione del ruolo ricoperto dall’indagato Rocco Donato Damone nel fatto di corruzione per il quale sono stati riconosciuti i gravi indizi di colpevolezza quali espressione, tuttavia, di un’occasionale partecipazione al delitto, e delle risultanze acquisite nei suoi confronti afferenti alla sussistenza delle esigenze cautelrari del pericolo di reiterazione di analoghi comportamenti criminosi".
Le accuse a Damone si concentrano in particolare (ma non solo) nel cosiddetto “piano Peris“, progetto di assegnare una cattedra straordinaria al noto medico.
Secondo le accuse, sarebbe stato pensato uno ’’scambio’’ tra Careggi e l’Università onde far passare questo ’’premio’’ per Peris che avrebbe altrimenti incontrato una ferrea resistenza interna.
A sostegno del ricorso in Cassazione, la procura ha rispolverato anche alcune conversazioni intercettate tra Damone e Peris che confermerebbero "il ruolo attivo" di Damone nelle fasi della procedura concorsuale. Al dg di Careggi, vengono contestati altri concorsi "pilotati", secondo la procura: il concorso di professore associato di neurochirurgia (vinto da Della Puppa), il concorso per professore associato di chirurgia plastica (Innocenti-Borgognoni), il concorso per ricercatore Cardiologia (Tomberli), il concorso per Professore Ordinario Med 09 (Ungar).
ste.bro.