REDAZIONE FIRENZE

"Danni alle aziende per tre milioni". Entro tre mesi previsti i rimborsi

Il punto con Sulli, Cna della Piana: "Ma tutte le ditte sono ripartite subito"

Il punto con Sulli, Cna della Piana: "Ma tutte le ditte sono ripartite subito"

Il punto con Sulli, Cna della Piana: "Ma tutte le ditte sono ripartite subito"

di Pier Francesco Nesti CALENZANO Una trentina le aziende che si sono rivolte a Cna per chiedere a Eni il risarcimento dei danni subiti. In tutto sono invece all’incirca duecento - le altre hanno deciso di muoversi in autonomia con i propri legali - quelle rimaste danneggiate nella tragica mattinata di inizio dicembre. A poco meno di un mese dalla drammatica esplosione nel deposito Eni di via Erbosa, abbiamo fatto il punto della situazione con Mirko Sulli (nella foto), responsabile Cna della Piana. E i numeri sono quelli annunciati nell’immediatezza del disastro, che ha coinvolto le strade limitrofe (via Le Prata e via Pescinale su tutte), ma anche il territorio circostante, fino a una distanza massima di circa un chilometro e mezzo. Compresa quella che era la stima dei danni, confermati in 3 milioni di euro. "La cosa positiva, se si parla di lavoro, perché non dimentichiamo che c’è anche chi purtroppo ha perso un familiare, è che tutte le ditte – spiega Sulli – per fortuna sono potute ripartire e in queste settimane hanno lavorato a pieno ritmo. Quelle più grandi anche con soluzioni di emergenza, ma nessuno dei nostri associati è rimasto fermo nel periodo che precedeva il Natale. Ci siamo interfacciati spesso con loro, c’è ‘solo’ voglia di continuare a lavorare e lasciarsi tutto alle spalle". Con l’inizio del nuovo anno si apre la fase dei rimborsi che, come ribadito da Sulli, "Eni ha confermato saranno elargiti nei primi tre mesi del 2025". Rimborsi per i quali c’è stata una prima fase, che prevedeva un contatto via e-mail con l’azienda. Adesso, allo stesso indirizzo di posta elettronica, dovranno essere inviate tutte le specifiche dei danni subiti (per qualsiasi informazione le aziende possono contattare lo stesso Mirko Sulli). Ma quella con Sulli è stata l’occasione anche per cercare di capire come le varie aziende stiano vivendo adesso la vicinanza con il deposito Eni: "La ‘botta’ è stata forte - dice Sulli -, ma in questa fase, almeno dal punto di vista psicologico, il contraccolpo sembra essere stato assorbito. D’altronde, come è sempre stato nel nostro spirito, chi ha un’impresa si è subito rimboccato le maniche". La speranza ora è che i tempi dei rimborsi siano altrettanto rapidi.