"Abbiamo sempre lavorato molto bene, i cittadini ci vogliono bene. Secondo me il Pd deve essere molto unito" a Firenze. "Deve fare di tutto per non divedersi, che sarebbe paradossale". Parola d’ordine: unità. Nel giorno dell’ennesima fuga in avanti di Cecilia Del Re con la ‘convention’ al Tuscany Hall messa in calendario il prossimo 15 novembre da dove l’ex assessora lancerà formalmente la sua sfida (l’obiettivo è portare in teatro mille partecipanti, il ‘popolo delle primarie’), il sindaco Dario Nardella torna a chiedere di non dividersi. Lo ribadisce a ‘Un giorno da pecora’, su Radio 1, anche quando gli viene chiesto di Sara Funaro, l’assessora al Welfare, sponsorizzata proprio dal primo cittadino: "Funaro? Se mi chiedono un parere lo esprimo, ma non è che ci sia il diritto di discendenza. Do una mano al partito, che spero sia unito e dia voce alla sua base e ai suoi iscritti, che è la cosa più importante". E se Matteo Renzi andasse in solitaria, candidando la vicepresidente della Regione Toscana, Stefania Saccardi? "Alle politiche, all’uninominale" per il Senato, "è andato benissimo", gli fanno notare in studio. "Sì, però, con il 14% non vinci le comunali", ribatte Nardella. "Vedremo se davvero Renzi candiderà Saccardi", comunque, "io guardo in casa mia: se il Pd è unito costruisce una bella coalizione, forte e larga".
Per quanto riguarda invece la corsa alle europee (una risposta indiretta al presidente Antonio Mazzeo), il primo cittadino – che ha anche smentito una sua possibile scalata ai dem per sostituire Elly Schleyn – ha ringraziato Giani per le parole di supporto "a mio favore ma anche qui decide la comunità democratica. Le ambizioni personali devono venire dopo quelle del partito, vale anche per me (lanciando un’altra stoccata a Del Re, ndr). Visto che in ogni tornata elettorale per le Europee su quattro parlamentari europei la Toscana ne elegge uno solo del Pd, io credo che sia importante che la Toscana unisca il più possibile le energie per un candidato o una candidata". In ogni caso Nardella rivela che più di qualcuno gli ha chiesto di candidarsi e "io ho dato la mia disponibilità".
Infine, tra una battuta su Airbnb ("”Gli affitti brevi a Firenze? La loro esplosione droga il mercato degli affitti, va bene il turismo ma i nostri centri storici sono fatti in primis per i residenti mentre, ad esempio, gli studenti non trovano nemmeno una stanza se non a 5600 euro"), il sindaco è tornato a parlare del Franchi e del progetto di restyling. "La mia preoccupazione è portare a casa il progetto dello stadio, abbiamo già ottenuto un finanziamento di 130 milioni di euro, la cui gara sarà pubblicata tra qualche giorno. E poi ci aspettiamo che il governo ci restituisca quei 55 milioni di euro" del Pnrr "che il governo Draghi ci aveva dato e che quello Meloni ci ha tolto. Questa è un’ingiustizia". Nardella ha quindi assicurato che i lavori prenderanno il via "all’inizio dell’anno prossimo sicuramente molto prima di quelli per la costruzione del Ponte sullo Stretto".