
C’è anche uno dei capi della tifoseria interista, Alessandro Mascolino, 45 anni, del gruppo degli "Irriducibili" tra i 20 tifosi nerazzurri ai quali la Questura ha notificato i Daspo per la ‘battaglia’ del 21 settembre in piazza Alberti: scontro breve, cinque minuti, ma cruento coi tifosi viola, in tutto un’ottantina di persone divise più o meno equamente. I tifosi della Fiorentina quella sera non erano in Fiesole per uno ‘sciopero’ contro le limitazioni Covid. I provvedimenti variano da 1 a 8 anni. Mascolino, che ha precedenti, è interdetto per il periodo più ampio.
Daspo anche per due tifosi juventini, per un altro episodio: il 30 gennaio insieme ad altri tre amici (uno dei quali già identificato dalla Digos e già ’daspato’) avrebbe esposto uno striscione dei "Viking" come sfottò per la cessione del centravanti Dusan Vlahovic alla Juve.
Ma torniamo al capitolo viola-nerazzurri. Il 21 settembre la polizia fermò in viale Cialdini alcuni mezzi con a bordo ultrà interisti. Per la squadra tifoserie della Digos erano coinvolti negli scontri; 18 i daspati dopo la denuncia per possesso ingiustificato di armi od oggetti atti ad offendere e alcuni anche per i fumogeni. C’era stata poco prima la guerriglia urbana: lancio di bottiglie di vetro, segnali stradali divelti, bidoni in metallo rovesciati, sassaiole. L’analisi della videosorveglianza e la comparazione delle immagini dei tifosi identificati in viale Cialdini, hanno consentito di individuare i 20 ultras interisti, tra i 17 e i 52 anni (1 solo minore) coinvolti nella guerriglia urbana. Venti che vanno ad aggiungersi ad un altro gruppo di interisti coinvolti e perseguiticol daspo. Come pure 18 tifosi viola. Divieti da 1 a 8 anni, 3 con obbligo di firma, 17 ’semplici’; 11 sono aggravamenti ai provvedimenti di settembre ai tifosi fermati in viale Cialdini.
Il questore Maurizio Auriemma ha emesso il daspo anche per 2 tifosi juventini dei 5 che domenica 30 gennaio partirono da Torino arrivando sotto la ‘Fiesole’ per stendere lo striscione, per ripartire subito, stessa auto. Prima è stato identificato (e daspato, per 1 anno) un 37enne del milanese, denunciato per aver violato il divieto di striscioni incitanti alla violenza e multato per affissione abusiva. Ora, grazie anche alla Polizia Stradale, identificati un 30enne e un 53enne pure del milanese.
giovanni spano