Un drappo nero sul David di Michelangelo. Un gesto simbolico forte. Una brutta immagine destinata, almeno nelle intenzioni del sindaco Dario Nardella, a fare il giro del mondo. Perché il David e Firenze parlano da sempre al mondo. Più che mai se sotto quel drappo nero ci sono giovani russi e giovani ucraini. Insieme per protestare contro la guerra.
Sul telo nero posizionato ieri mattina dallo stesso sindaco Nardella insieme ad alcuni rappresentanti della comunità ucraina è stata esposta la bandiera gialla e blu dell’Ucraina e alcuni nastri degli stessi colori. "Oggi vogliamo ricordare Michelangelo nel giorno della sua nascita, il 6 marzo – ha spiegato il sindaco – con questo gesto che è un gesto di lutto e di dolore. È un gesto di lutto molto forte per ricordare le migliaia e migliaia di vittime che in questi dieci giorni già si sono contate. Vittime civili a Kiev e in tutte le altre città ucraine ma anche militari. Vogliamo ricordare anche i militari russi, i giovani soldati russi mandati da Putin e dal suo governo a morire per una guerra folle, ingiusta e incomprensibile quindi per Firenze questo è un giorni di lutto e di dolore per tutti i morti".
Il sindaco ha ringraziato gli amici della comunità ucraina e anche due giovani russi presenti per "compiere questo gesto insieme a noi". "Il David di Michelangelo è il simbolo della libertà. È il David che combatte contro Golia, è il popolo ucraino che combatte per la libertà – ha continuato – noi siamo vicini agli ucraini perchè loro per noi sono il David di Michelangelo, sono il David che combatte contro la tirannia del Golia. Credo che questo sia un simbolo fortissimo, da Firenze vogliamo mandare questo grande segnale, questo grande messaggio, anzitutto di dolore e di profonda tristezza e di lutto per i morti di questa guerra, folle, ingiusta nel cuore dell’Europa".
Il primo cittadino ha inoltre invitato tutti i fiorentini "a portare fiori contro la guerra".
"All’inizio pensavo che essendo lontana non potevo fare nulla ma poi ho capito che non era così – ha spiegato Cristina che viene dall’Ucraina ma da 10 anni vive in Italia – in realtà ci stiamo dando da fare per mandare tutti gli aiuti possibili".
E poi c’è Ivan, che ha solo 25 anni e viene dalla Russia. "Non è vero che siamo tutti d’accordo con la guerra. Anzi. Siamo in tanti a protestare e siamo contro la guerra. È terribile".
Oggi in consiglio comunale il sindaco farà una comunicazione sulla guerra in Ucraina e intanto vanno avanti i preparativi per la manifestazione europea, di sabato prossimo in piazza della Signoria che Nardella ha lanciato da Marsiglia che sio svolgerà in contemporanea nelle principali città di tutta Europa. Soltanto dopo, probabilmente il drappo sarà tolto.
Pa.Fi.