REDAZIONE FIRENZE

Astori, in Ghana l'unità trapianti porta il suo nome / FOTO: la partita a Coverciano

L'incontro di calcio tra Glorie Viola e la formazione della Fondazione Cure2Children in memoria del capitano

L'incontro tra Glorie Viola e la Fondazione Cure2Children (foto Visintini/New Pressphoto)

L'incontro tra Glorie Viola e la Fondazione Cure2Children (foto Visintini/New Pressphoto)

Firenze, 3 luglio 2018 - Anche se lui non c'è più, prosegue l'impegno di Davide Astori, il capitano della Fiorentina morto prematuramente il 4 marzo 2018, a favore dei bambini del Ghana malati, colpiti da gravi malattie del sangue. Oggi a Coverciano si è tenuto un incontro di calcio tra Glorie Viola e la formazione della Fondazione Cure2Children, la onlus che segue il progetto di assistenza sanitaria nel paese africano. L'incasso sarà devoluto al progetto Ghana dedicato proprio alla memoria di Davide Astori, che lo sosteneva.

Erano presenti i familiari del calciatore, i genitori Renato e Anna, la compagna Francesca, i fratelli Marco e Bruno. A Davide Astori sarà intitolata la prima Unità di Trapianto di Midollo Osseo (Bmt Unit) di tutta l'Africa subsahariana presso l'ospedale 'Greater Accra Regional Hospital' (Garh) dove saranno destinati i fondi raccolti. L'unità, spiega la fondazione Cure2Children, e servirà a guarire i bambini affetti da anemia falciforme che in Africa ha una mortalità molto elevata e rappresenta la malattia grave del sangue più frequente dei bambini.

"Davide Astori - dicono dalla onlus - era diventato il grande ambasciatore di questi bambini" e "avrebbe voluto portare avanti l'impegno per questa mission che proprio in questi giorni ha preso il via ad Accra, in Ghana".

"Intitolare alla sua memoria la nuova unità - aggiungono - vuole essere un modo per sottolineare che Davide continuerà ad essere vicino ai nostri bambini. Non sarà solo il progetto di Cure2Cildren ma il progetto di Davide Astori a cui tutti potremo dare il nostro contributo". La fondazione ha ricordato che il motto scelto da Astori per questa missione in Ghana era: "Ogni bambino ha il diritto di giocare la sua partita".