
Il convegno
Firenze, 8 aprile 2025 - I dazi alimentano la contraffazione e mettono a rischio il Made in Italy. È il campanello d’allarme emerso dal convegno “Dogane e imprese. La tutela del Made in Italy” organizzato da Confindustria Toscana, Agenzia delle Dogane e Asso.Tosca.
A preoccupare è il nuovo scenario internazionale, segnato dalle tensioni commerciali tra Europa e Stati Uniti. “Le restrizioni commerciali creeranno inevitabilmente degli incentivi a forme di concorrenza sleale – spiega Davide Bellosi, direttore territoriale dell’Agenzia delle Dogane per Toscana e Umbria – là dove si pongono delle restrizioni, i costi si innalzano e aumentano gli spazi per trovare forme sleali di guadagno”.
Secondo Bellosi, l’introduzione dei dazi Usa rischia quindi di alimentare il mercato dei prodotti contraffatti: “È plausibile attendersi un aumento di questi fenomeni e di emissione sul mercato di prodotti non originali”. Da qui la necessità di capire se gli strumenti oggi a disposizione per contrastare la contraffazione siano ancora efficaci o vadano rafforzati.
A lanciare l’allarme è anche Maurizio Bigazzi, presidente di Confindustria Toscana: “Di fronte alla prepotenza messa in atto dal presidente degli Stati Uniti non si può stare fermi. L’Europa deve rispondere, anche con controdazi, per trattare. Noi siamo disponibili a dazi zero da entrambe le parti, perché siamo per i ponti, non per le barriere”.
Bigazzi chiede però anche misure concrete per sostenere le imprese italiane: “Serve una diminuzione a livello europeo del costo dell'energia e meno burocrazia nei rapporti tra Stati. Siamo molto preoccupati perché siamo un paese di trasformatori, esportiamo 650 miliardi: se l'industria chiude, chiude tutta l'Europa, non solo l'Italia”.
Per Adolfo Urso, ministro per le Imprese e il Made in Italy, che ha inviato il proprio messaggio agli imprenditori, "sarà fondamentale continuare a supportare le imprese, promuovendo l'innovazione per rendere sempre più competitivo il Made in Italy e conquistare nuovi mercati nel mondo, cercando nuovi sbocchi". "Il Governo e il Mimit sono al lavoro, sia a livello nazionale sia nel dialogo con la Ue, per individuare misure di varia natura a sostegno del sistema". Urso ha osservato che "insieme possiamo affrontare le sfide future e garantire che il nostro patrimonio industriale non venga attaccato da rischi imprevisti e anzi continui a crescere".