"Tra le moltitudini di artisti, anch’io ho pensato di omaggiare quest’uomo che, seppure io non abbia conosciuto anche solo per motivi anagrafici, ha giocato un ruolo fondamentale nella mia formazione prima, nella mia esistenza poi". Domani, 31 ottobre, ricorre il 40esimo anniversario dalla scomparsa di Eduardo De Filippo. E per l’occasione, Domenico Pinelli porta in scena alla Pergola, dal 31 ottobre al 3 novembre, ’Ditegli sempre di sì’, una commedia di Eduardo esilarante, con un meccanismo perfetto, che ha per protagonista un pazzo metodico con la mania della perfezione.
Domenico Pinelli, che dirige e interpreta con Mario Autore e Anna Ferraioli Ravel, spiega: "È una commedia divertentissima, retta da un meccanismo comico perfetto, nonché pregna di spunti riflessivi riguardo una materia estremamente affascinante che Eduardo, per certi aspetti epigono di Pirandello, studiò sicuramente bene: la pazzia. E devo ringraziare Tommaso De Filippo che ha creduto in me e nei miei compagni di viaggio, sposando immediatamente il progetto e dandomi l’occasione di lavorare su questo meraviglioso testo".
Eduardo scrive ’Ditegli sempre di sì’ (titolo originale ’Chill’è pazzo!’) nel 1927 che poi modifica nel 1932 per la nuova messa in scena affiancato dai fratelli. Nel prologo della versione televisiva registrata nel 1962, Eduardo esordisce così: "Eccomi a voi. Non c’è filosofia nella farsa che recito stasera, ma un personaggio della vita vera, un tal dei tali affetto da follia. Allora è un dramma, mi direte voi, io vi rispondo ’è una tragedia nera, ma non è nostra’. E la tragedia vera diventa farsa se non tocca a noi. Divertitevi dunque, riflettendo che ognuno può trovarselo davanti un vero matto, e accade a tutti quanti di commuoversi e ridere piangendo".
Secondo Pinelli è chiaro il riferimento a Pirandello: "L’obiettivo è trasformare questa ’farsa’ in vero e proprio ’dramma’ – aggiunge –. Il punto di partenze è lo stimolo che Eduardo invia: prestare una maggiore attenzione al testo, ai personaggi, agli accadimenti; il punto di arrivo è la restituzione di una forma più complessa, articolata e cosciente del dramma attraverso lo studio approfondito della condizione umana di tutti i personaggi".