Terremoto nel Pd a Firenze: Del Re lascia e fonda una sua lista civica

Nasce a Palazzo Vecchio un nuovo gruppo in consiglio comunale: si chiama Firenze Democratica e dentro ci sono tre consiglieri vicini all’ex assessore. I dem: “Stupiti e sconcertati”

L'ex assessore all'urbanistica di Firenze, Cecilia Del Re

L'ex assessore all'urbanistica di Firenze, Cecilia Del Re

Firenze, 27 dicembre 2023 – Cecilia Del Re, ex assessore all’urbanistica a cui il sindaco Dario Nardella, nel marzo scorso, aveva rimosso le deleghe ha deciso di uscire dal Pd e di fondare una sua lista civica con uno sguardo rivolto alle prossime elezioni di maggio.

L’idea, come scrive la stessa Del Re in una nota, è quella di dar vita “a una lista civica di centrosinistra nella quale far confluire le forze vive della città. Un laboratorio di idee e proposte per Firenze e per la sua area metropolitana aperto alla partecipazione di tutte e tutti”.

Contestualmente a Palazzo Vecchio nasce un nuovo gruppo in Consiglio comunale, dal nome ' Firenze democratica’ e composto dai tre consiglieri comunali vicini a Del Re ovvero Leonardo Calistri, Stefano Di Puccio e Massimiliano Piccioli (e da 12 eletti di quartiere).

I consiglieri lasciano dunque il Pd pur continuando, si legge ancora, "a garantire l'appoggio alla maggioranza sul programma di mandato mentre sulle questioni nuove che dovessero emergere valuteremo di volta in volta il nostro voto, sempre pronti al dialogo e al confronto”. I tre assicurano però di non voler rinnovare la tessera del Pd.

"Crediamo ancora nei valori fondativi del partito e proprio per questo non è possibile riconoscersi nella gestione di questo Pd cittadino, che ha scelto la chiusura invece della partecipazione, la prepotenza invece dell'ascolto e del dialogo, la paura al posto del coraggio. Abbiamo atteso che si aprisse un dialogo politico, sui temi e sulle idee, a cui pure abbiamo cercato di contribuire, ma lo abbiamo fatto invano: il Pd ha voluto fare a meno di noi in tutto questo percorso e a noi non resta che prenderne atto”.

Prosegue la nota. “Lo stesso atteggiamento di chiusura dimostrato al proprio interno, questo Pd l'ha replicato anche verso i fiorentini e gli elettori del centro sinistra, ritenuti non più in grado di scegliersi il loro candidato sindaco. La nostra è una scelta sofferta, ma che si è resa inevitabile al termine di un percorso tutt'altro che trasparente e democratico, da noi puntualmente contestato, senza che alcuna correzione di rotta fosse considerata”.

«Molto stupiti e sconcertati, non solo da questa scelta, ma soprattutto dalle motivazioni addotte. Ciò nonostante rimaniamo disponibili al dialogo: le porte del Pd rimangono aperte, non esistono fratture insanabili». Lo affermano il segretario regionale del Pd toscano Emiliano Fossi e il segretario Dem di Firenze Andrea Ceccarelli dopo la decisione dell'ex assessora Cecilia Del Re.

«La storia del nostro partito ci insegna che chi ha deciso di lasciare» il Pd e «attuare 'scissionì non ha mai avuto grande seguito - aggiungono -. La nostra comunità ci chiede sempre unità, anche nel rispetto delle differenze. Per questo lasciare il Pd è prima di tutto una grave mancanza di rispetto per la nostra comunità».

Fossi e Ceccarelli ricordano gli incontri avuti in questi ultimi mesi con Del Re: «nel corso dei quali abbiamo più volte manifestato - dicono - la massima disponibilità a costruire percorsi condivisi in vista delle prossime elezioni amministrative. Era presente anche una rappresentanza della segreteria nazionale. L'ultimo incontro con Del Re risale al 20 dicembre, giorno in cui abbiamo rinnovato la nostra disponibilità nel trovare un equilibrio nell'ottica di costruire insieme il futuro di Firenze. Per questo leggere il comunicato di oggi e le motivazioni lì elencate davvero ci lascia senza parole».