REDAZIONE FIRENZE

Delibera anti-mangificio: sì del Consiglio

Il Comune di Firenze approva il piano di tutela del commercio in 42 strade, vietando nuove attività alimentari e privilegiando attività di pregio. Una mossa pionieristica in Italia per proteggere il patrimonio cittadino.

Jacopo Vicini, assessore al Turismo

Jacopo Vicini, assessore al Turismo

Stop al mangificio e massima tutela alle attività commerciali di pregio. Il Comune di Firenze vara ufficialmente – la delibera è stata approvata in Consiglio comunale – il piano di tutela del commercio in 42 strade. L’atto, illustrato in aula dall’assessore allo sviluppo economico Jacopo Vicini, contiene una novità importante: il piano non riguarda solo l’area Unesco ma pure si estende in vie fuori dal centro come via Gioberti, via Pisana, via Senese. Il divieto di nuove attività di somministrazione si estende anche alle piazze Sant’Ambrogio e Beccaria.

"Siamo i primi in Italia ad approfittare della legge 2014 del 30 dicembre 2023 che permette ai sindaci di introdurre in alcune aree limitazioni in alcune attività commerciali", dice Vicini con orgoglio. A livello politico la delibera è stata votata favorevolmente dalla maggioranza: Iv si è astenuta, Spc ha votato contro. ‘Non voto’ per lista Schmidt, Fdi, Fd, Fi e la Lega. Nell’atto compare una divisione in due categorie: nella prima saranno ammesse solo attività commerciali di pregio come librerie, gallerie d’arte, antiquariato, arredamento, design o artigianato tradizionale e artistico, negozi di fiori. Nella seconda categoria ci sarà il divieto di insediamento per nuove attività alimentari, anche se trasferite da un altro luogo del centro storico: rientrano in questa categoria strade come via Pietrapiana, Borgo La Croce, Borgo San Lorenzo. "E’ un provvedimento che riteniamo urgente e necessario per la tutela della nostra città", aggiunge Vicini.

Niccolò Gramigni