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Cronaca

Deposizione del Pontormo, dopo il restauro una mostra a Palazzo Strozzi

La Deposizione di Pontormo sarà pronta in settembre per una mostra a Palazzo Strozzi, mentre la Cappella Capponi sarà riaperta a febbraio 2018

La Deposizione del Pontormo

Firenze, 30 maggio 2017 - Sono in corso i restauri della Cappella Capponi e del Trasporto di Cristo, il dipinto di Pontormo conosciuto dai più come La Deposizione, entrambi ubicati in Santa Felicita a Firenze. Gli interventi, ancora in corso, sono stati realizzati con il contributo della Fondazione non profit Friends of Florence. Il progetto di restauro globale, approvato dalla soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato, è stato affidato al restauratore Daniele Rossi, sotto la sorveglianza del funzionario responsabile del quartiere di Santo Spirito Daniele Rapino. Al termine del restauro, entro la fine dell'estate.

La Deposizione di Pontormo farà parte del percorso espositivo della mostra di Palazzo Strozzi "Cinquecento a Firenze" (21 settembre 2017-21 gennaio 2018).

La Cappella sarà invece riaperta a febbraio 2018 con il rientro della Deposizione dalla mostra ed una nuova illuminazione. «L'intervento alla cappella è stato totale e ha interessato tutte le opere presenti al suo interno, dalle lapidi ai manufatti lignei, dalle superfici murarie decorate alle parti ad affresco staccate, dalle opere in pietra, agli intonaci, fino al dipinto di Pontormo la Deposizione - ha sottolineato la presidente di Friends of Florence, Simonetta Brandolini d'Adda - Quest'ultimo a settembre sarà esposto alla mostra di Palazzo Strozzi: sarà per noi il testimone e l'amplificatore del nostro intervento all'intera Cappella Capponi. Ringrazio a nome della Fondazione tutti coloro che stanno lavorando al progetto e mi auguro che la nostra partecipazione possa aver contribuito ad approfondire la conoscenza delle opere di questa meravigliosa cappella». «Grazie alla generosità della Fondazione Friends of Florence stiamo affrontando il restauro di uno del luoghi più simbolici del rinascimento fiorentino».