Firenze, 26 maggio 2024 – Alcuni locali dell’ospedale Meyer distrutti, una preoccupante dipendenza da droga e farmaci, un ragazzo di appena quindici anni con un curriculum di reati da far impallidire un adulto. Un caso di cronaca che riflette i tempi, quello “esploso“ all’ospedale pediatrico cittadino, che mette in mostra tutti gli aspetti più drammatici della devianza giovanile.
Perché dietro gli interventi, ripetuti nel corso delle ore, da parte delle volanti della questura, si nascondono tutti i rischi in cui un giovane sbandato può incappare. La prima chiamata partita dal Meyer, rivolta alla polizia, risale al giorno 22 maggio. Il giovane, che per i suoi guai con la giustizia è affidato a una comunità di Pistoia, era stato infatti accompagnato al pediatrico perché gli operatori della struttura facevano fatica a contenere le sue intemperanze. Ma giunto al Meyer la situazione non è migliorata. Anzi.
I poliziotti sono intervenuti più volte nel corso delle ore, perché anche il personale sanitario non riusciva a interrompere, neppure con l’aiuto dei medici, una serie sempre più preoccupante di intemperanze. A un certo punto il giovane, classe 2009, ha sfondato a calci una porta. Poi, dopo essersi chiuso in bagno, ha rotto uno specchio ed ha iniziato a lesionarsi con i frammenti di vetro. Ore di panico e tensione che hanno suggerito al giudice del tribunale di rafforzare la misura cautelare nei confronti del giovane.
Ma anche accompagnarlo all’istituto penitenziario minorile di via degli Orti Oricellari è stato tutt’altro che facile. Perché arrivato all’istituto, le intemperanze sono proseguite, a tal punto che si è reso necessario un ulteriore trasporto al Meyer. Nella giornata di ieri, la difficile gestione del giovane ha trovato finalmente pausa. Ma il problema resta. Si tratta di un soggetto assai nota agli uffici della giustizia minorile. Nato in Italia da genitori nordafricani, ha accumulato condanne per più di tre anni per vari reati, alcuni tipici delle “baby gang“, nello specifico del quartiere di Rifredi, a cui appartiene. Furti, rapine, risse. E droga. Nel faticoso intervento della polizia gli sono state trovate addosso diverse pastiglie di farmaci da ’sballo’ tra cui il ’Rivotril’, la cosiddetta “droga dei poveri“. Si tratta infatti di uno psicofarmaco a basso costo, facilmente reperibile in commercio, che, assunto insieme a bevande alcoliche, provoca effetti simili all’eroina.
Un farmaco capace quindi di garantire uno sballo low cost e che provoca stordimento, sedazione e annebbiamento della coscienza. Forse, l’atteggiamento incontenibile del giovane, è dovuto anche a questa massiccia assunzione, fatta in maniera compulsiva anche davanti agli operatori, sanitari e di polizia. Adesso, il 15enne rischia un’ulteriore denuncia. Ma più che la fedina penale, preoccupa il suo destino.