’Di tracce e di Luce’ alla Fonderia

La Galleria d'arte La Fonderia presenta la mostra 'di Tracce e di Luce', un dialogo tra gli artisti Riccardo Guarneri, Filippo Cigni e Alfredo Rapetti Mogol. Le opere si intrecciano, esplorando l'uso della luce, della materia e delle parole per creare un significato completo. Una mostra che riflette su linguaggi artistici diversi e generazioni distinte, offrendo un'esperienza di riflessione e dialogo tra le opere esposte.

Usare l’arte come strumento di riflessione sui linguaggi dei segni e sull’utilizzo delle parole, delle luci e anche delle ombre. Contrapporre il ‘sacro’ e il ‘profano’ accostando tecniche artistiche classiche con un approccio di ricerca moderno basato sulla sperimentazione. E’ con questo approccio che la Galleria d’arte La Fonderia è pronta a inaugurare oggi (ore 18,30) ‘di Tracce e di Luce’, una mostra-dialogo tra l’artista Riccardo Guarneri, Filippo Cigni e Alfredo Rapetti Mogol (figlio del noto paroliere). L’esposizione si concentra sul dialogo tra questi tre artisti appartenenti a tre generazioni differenti ed esponenti di filoni diversi. Le loro opere si intrecceranno assumendo un significato completo solo se relazionate alle altre esposte.

Una mostra che si basa quindi su un rapporto tra anime diverse. Ad esempio Guarneri, pittore di primo livello internazionale che ha alle spalle presenze alla Biennale di Venezia e opere nella collezione permanente del Centre Pompidou di Parigi, pone l’accento sulle tonalità velate, dove le forme e i colori attraversano la luce e i supporti. Le opere di Cigni, invece, vanno ad esplorare l’essenza ed il significato della materia con cui lavora per scoprirne l’origine e farne una protagonista delle proprie composizioni. L’artista la trasforma per invitare alla riflessione. E come detto non è solo una mostra, ma un vero ‘dialogo’ . Le opere di di Guarneri si interfacceranno con Cigni sul tema della luce e con Rapetti Mogol sul tema della traccia. Il loro legame espositivo è incentrato su una sospensione, costituita da una pittura rarefatta ed evanescente per uno e da spazi silenziosi per l’altro. Rapetti Mogol pone l’importanza sulla traccia e sulla parola. E sono il segno grafico e la scrittura che collegano Guarneri e Rapetti Mogol nella ricerca di equilibri formali.

Gabriele Manfrin