REMY MORANDI
Cronaca

Dibattito elezioni comunali a Firenze, le sfide del commercio e del turismo: così si salva il vicinato. Idee e proposte dei candidati sindaco

Al Palazzo dei Congressi il confronto organizzato da La Nazione. Le risposte dei dieci che corrono per la poltrona di primo cittadino

I candidati a sindaco si sono confrontati sul tema del commercio

I candidati a sindaco si sono confrontati sul tema del commercio

Firenze, 30 maggio 2024 - Nel dibattito sulle elezioni comunali organizzato da La Nazione al Palazzo dei Congressi i dieci candidati a sindaco di Firenze espongono le loro idee e le loro proposte in merito agli argomenti più importanti della campagna elettorale. Ecco le risposte dei candidati sul tema del commercio.

Foto NewPressPhoto

Andrea Asciuti (Firenze Vera): “Dobbiamo tagliare le tasse, la Tari per le aziende, abbassare l’Imu. Io credo che le regole nazionali e internazionali siano sbagliate. Il turismo ha allontanato i cittadini dal centro storico. Ho proposto di reintrodurre il fiorino come moneta supplementare. Firenze con il fiorino era la città più ricca d’Europa”. Alessandro De Giuli (Firenze Rinasce): “Il problema del commercio è un problema internazionale, di regole internazionali. L’amministrazione può intervenire su alcune questioni. I cittadini di Settignano non hanno più negozi di quartiere, di paesi. La cosa succede in vari rioni. Qui si può intervenire come amministrazione”. E aggiunge: “I giovani tornino all’agricoltura e tornino a produrre, e si stabilizzino nel territorio per far tornare il territorio a vivere”. Cecilia Del Re (Firenze Democratica): “Allo spopolamento del centro storico è corrisposto un aumento delle attività alimentari. Nel 2017 bloccammo nuove aperture di ristoranti, bar, minimarket nel centro storico. Ora bisogna andare oltre alla logica del divieto. Dobbiamo ora incentivare le nuove aperture e aiutare le attività storiche”. Sara Funaro (Pd, Lista Sara Funaro Sindaca, Avs, +Europa, Azione, Volt, Partito Repubblicano, Laburisti, Movimento Centro e lista Anima Firenze): “L’identità della nostra città è fatta del tessuto commerciale storico. Io ho avuto la fortuna di crescere in una famiglia che viveva di botteghe. Dobbiamo ridurre l’area Unesco”. Francesca Marrazza (RiBella Firenze): “Il sostegno alle botteghe va dato ma anche va dato a chi queste attività le vuole continuare. Tanti giovani non se la sento di proseguire con queste attività. La tramvia sta desertificando tutto”. E aggiunge: “Dei centri commerciali naturali ora ne parlano tutti, ma quando lo avevamo proposto noi, nessuno ci ha ascoltato”. Lorenzo Masi (M5s) : “Abbiamo fatto scappare gli artigiani dal centro. Noi abbiamo alcune idee concrete. Dare accessi ai clienti nel centro storico per acquistare. Ascoltiamo gli artigiani e quello che ci chiedono”. E aggiunge: “Ai candidati in giunta chiedo: ‘Cosa avete fatto finora?’” Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune e Firenze Ambientalista e Solidale): “Abbattere i costi per le piccole realtà. Il pubblico può avere un ruolo nell’economia. Negli ultimi anni abbiamo lasciato tutto al privato e abbiamo visto com’è andata”. Stefania Saccardi (IV, Psi, Libdem): “Serve un piano unico del commercio che faccia ordine. Chiunque vende cose da mangiare o da bere deve seguire le norme della somministrazione. Evitare il mangificio. Centri commerciali naturali, anche come centri e servizi in funzione dell’amministrazione comunale. Esenzione delle tasse per tre anni per chi decide di aprire. E controlli rigidi”. Eike Schmidt (FdI, Lega, Forza Italia, Eike Schmidt Sindaco): “I negozi che chiudono sono una sconfitta per tutti. I vigili devono proteggere le attività dai furti e dalle spaccate. Ci vuole l’accesso in centro storico per i clienti. Poi il ricambio generazionale”.

Francesco Zini (Firenze Cambia): “Firenze si è spopolata. Il centro si è spopolato .Tante attività hanno chiuso. Un altro fallimento dell’amministrazione. Turismo porta ricchezza ma non viene restituito niente alla città. Costi dell’acqua, multe, Tari in aumento. Noi vogliamo una città che sia solidale e che sappia redistribuire ai cittadini. Il centro è un mangificio, i locali storici non ci sono più. Dobbiamo quindi ripartire dal tutelare i cittadini”.

Locazioni turistiche

Andrea Asciuti (Firenze Vera): “Io vivo in centro. Il centro storico sono tutti affitti brevi. Io ce l’ho con le società che stanno comprando pacchetti di case. Non si può avere un centro storico solo di affitti brevi”. Alessandro De Giuli (Firenze Rinasce): “Il problema case. Bisogna fare un intervento nazionale, bisogna investire miliardi nell’edilizia pubblica”. Cecilia Del Re (Firenze Democratica): “La variante urbanistica sugli affitti ha creato ancora più confusione. Non è con l’urbanistica che si risolve, ma serve un sistema di licenze”. Sara Funaro (Pd, Lista Sara Funaro Sindaca, Avs, +Europa, Azione, Volt, Partito Repubblicano, Laburisti, Movimento Centro e lista Anima Firenze): “Prima di tutto il tema delle politiche abitative, anche con l’aiuto del governo. Ma bisogna anche limitare il proliferare degli affitti turistici brevi”. Francesca Marrazza (RiBella Firenze) : “Il privato deve fare quello che fa. Dobbiamo discriminare chi fa finta di essere privato e invece è un hotel. Questa è concorrenza sleale”. Lorenzo Masi (M5s) : “Vanno valorizzate le attrazioni secondarie. Va distinto l’affitto professionale da quello non professionale. La distinzione va fatta su cittadini e chi acquista in bloco”. Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune e Firenze Ambientalista e Solidale): “No alla guerra tra gli ultimi per l’emergenza abitativa”. Stefania Saccardi (IV, Psi, Libdem): “Contrari alla norma varata da questa amministrazione. Distinguere tra chi affitta un appartamento e chi ne affitta molti di più. Gli affitti brevi non sono la causa della desertificazione, ma la conseguenza” Eike Schmidt (FdI, Lega, Forza Italia, Eike Schmidt Sindaco): “Va distinto tra il piccolo proprietario e dall’investitore e dallo speculatore che compra centinaia di appartamenti tagliando dalla collettività spazio necessario per vivere”. Francesco Zini (Firenze Cambia): “Il degrado della nostra città è gravissimo