La lite, le urla, qualcuno ha visto pure dei bastoni. Sicuramente spunta un coltello, forse compare dopo che qualcuno, nel silenzio delle cinque e mezzo di una domenica mattina di periferia fiorentina, ha gridato "ti ammazzo".
Ed è la lama che infila ripetutamente al corpo, per cinque volte, in particolare sopra al fianco, Moubakir Maati, Mou per gli amici di Certaldo, il paese nel cuore della Val d’Elsa dove viveva, o della squadra del Gambassi, che, da 17enne ribelle, aveva appena mollato.
Tutto questo a una cinquantina di chilometri di distanza da Campi Bisenzio, dove ieri, il giovane, nato a Poggibonsi nel 2007, è stato trovato morto nella centralissima via Tintori, non lontano da un locale notturno dove tanti ragazzi come Mou avevano passato la serata.
I carabinieri della compagnia di Signa, coordinati dal sostituto procuratore Antonio Natale, stanno cercando chi fosse con lui, nell’ultima notte. E soprattutto con chi abbia discusso e perché. L’alterco potrebbe essere avvenuto nei pressi della fermata del bus che il giovane voleva prendere per andare alla stazione e da lì tornare a casa in treno. Le ricerche dei testimoni da parte dei carabinieri si sono estese da Campi Bisenzio fino a Empoli. Qualche residente ha riferito di aver udito urla intorno alle 5.30. Le telecamere dei negozi su una strada centrale della cittadina dell’hinterland fiorentino che nel novembre del 2023 è stata devastata dall’alluvione, hanno registrato delle voci ("corri, corri, corri") e delle sagome che si muovono velocemente in un orario prossimo a quello in cui sarebbe avvenuta l’aggressione mortale. Quattro, cinque persone. Forse una stessa comitiva, forse gruppi diversi, contrapposti, che si sono affrontati. Con le spranghe e appunto il coltello. A notare il corpo del giovane, dopo che tutti si erano dileguati (forse anche i suoi amici) è stato un corriere. Poco distante da via Tintori, infatti, c’è un supermercato, che dopo qualche ora ha aperto, in una domenica di preparativi per il Capodanno che incombe.
Un risveglio atroce per i campigiani, anche se molti non hanno dormito proprio per quella festa in discoteca che aveva richiamato centinaia di giovani, probabilmente lo stesso Mou: per la grande affluenza, fino a tarda notte, le strade intorno al ’Glass Globe’ sono state affollate di ragazzi. Anche per questo, il sindaco Andrea Tagliaferri, a sinistra del Pd, ha chiesto aiuto, lanciando messaggi fino al governo di centrodestra. "Come istituzioni locali da soli non possiamo fare abbastanza, la sicurezza dei cittadini deve restare una priorità assoluta", ha detto, puntando il dito contro la politica nazionale. "In due anni di governo Meloni, che aveva promesso un rafforzamento della sicurezza per i cittadini italiani, non abbiamo visto l’arrivo di un solo agente in più sul nostro territorio. Nonostante queste difficoltà – ha puntualizzato Tagliaferri – il nostro impegno come Comune è stato concreto: in soli diciotto mesi abbiamo triplicato le telecamere di video sorveglianza, aumentato il numero di agenti di polizia municipale, chiuso attività commerciali problematiche e introdotto per la prima volta i cani antidroga nei giardini e nelle piazze della città. Tuttavia, non possiamo ignorare che quello che è successo qui avrebbe potuto verificarsi in qualsiasi Comune italiano".
La società di calcio del Gambassi, dove il 17enne era tesserato, fa le condoglianze alla famiglia e invita a "riflettere in silenzio, di come una vita umana può purtroppo molto spesso, valere così poco. È tutto assurdo". Padre marocchino, madre italiana, dopo la separazione dei genitori Mou viveva prevalentemente con la madre a Certaldo. Un figlio non facile: aveva abbandonato la scuola e frequentava un corso di formazione al lavoro, qualche questione familiare che aveva interessato la locale stazione dei carabinieri, un profilo social di un adolescente inquieto appassionato di pallone ma che sfida sovente le regole fumando con le pose da ’maranza’. Niente che giustifichi, però, la violenza che lo ha investito, dopo una notte che doveva essere soltanto di divertimento.