Il conto alla rovescia per il divieto tout court delle keybox è partito. Dopo la circolare del Capo della Polizia inviata a tutte le prefetture del Bel Paese i pianeti si stanno allineando. Palazzo Vecchio ha trovato nel ministero degli Interni guidato da Piantedosi la sponda giusta per varare l’accelerata in nome del "turismo sostenibile" caro alla giunta Funaro. E nel Cosp di due giorni fa, alle delegazioni della Camera di commercio e della soprintendenza, sul tavolo è atterrata la bozza di testo chiamata a emendare i Regolamenti comunali. Servono dei tempi tecnici, ma il processo adesso è irrevocabile. La strategia d’azione si irradia su un doppio binario. Sicurezza e decoro urbano. I due talloni d’Achille generati dalla presenza delle microcassette per il self check-in. La legge nazionale prescrive l’identificazione di persona dell’inquilino. Qui Palazzo Vecchio dovrà modificare il regolamento di polizia urbana. Con una piccola ma sostanziale aggiunta per impedire l’aggiramento della norma sulle key box con l’ausilio dei prestanome. Come ha ricordato a margine del Cosp la perfetta Francesca Ferrandino, i turisti "devono essere identificati ‘de visu’, quindi solo attraverso il rapporto tra persone. L’esigenza di sicurezza, inoltre, richiede un’altra cosa: che i controlli sulle effettive presenze delle persone che affittano le case siano stringenti. E anche in questo caso, da un punto di vista della sicurezza, le key box ci danno da pensare". Quindi, stretta ulteriore sui controlli in vista, vien da dire.
L’altro filone attiene al decoro urbano. Qui si passa dalla modifica del Regolamento Unesco, relativo al perimetro del centro storico. Non è passata inosservata la presenza della Soprintendenza al comitato d’ordine e sicurezza pubblica. La quale, seppur competente solo sugli edifici storici, ha manifestato la volontà di non opporsi in alcun modo alla misura di Palazzo Vecchio mirata allo stop delle cassettine dal momento che deturpano i palazzi d’epoca. Tecnicamente, la delibera che la giunta si appresta ad adottare dovrà passare il vaglio del consiglio comunale per la modifica dei regolamenti. Dall’entrata in vigore i titolari di b&b avranno a disposizione dieci giorni di tempo per mettersi in regola e adeguarsi all’efficacia delle nuove disposizioni. L’effetto deterrenza gioca su una pena doppia: edittale, sotto forma di sanzione amministrativa, e accessoria con rimozione coatta e forzata delle key box.
"Al Cosp abbiamo condiviso il testo che, già in settimana, verrà portato in giunta. Da lì inizierà l’iter per la modifica del regolamento di polizia urbana. Dalla prossima settimana, inoltre, inizierà la discussione in Consiglio. L’obiettivo è far sì che il divieto sia già vigente entro la fine di febbraio", la linea tracciata dall’assessore al Turismo Vicini. Che ha ricordato come i divieti interesseranno anche l’utilizzo degli amplificatori alle guide turistiche. Dall’approdo in giunta, "in un paio di settimane, dal momento dell’approvazione, 10-15 giorni al massimo per la rimozione totale. Fatto questo andremo avanti sulla regolamentazione degli affitti turistici, visto che vogliamo lavorare per avere un turismo sostenibile e un abitare accessibile", ha ricordato la sindaca Funaro.
Fra.Ing.