Firenze, 28 agosto 2024 – Invece che benzina verde, la pompa erogava gasolio, finito nella cisterna sotterranea forse a causa di un errore nel riempimento. Sarebbe questo l’«errore tecnico» che avrebbe fatto finire dal meccanico diverse automobili che, nei giorni scorsi, hanno fatto rifornimento alla ’’Shell’’ di viale Europa.
A questa conclusione, si giunge dopo i responsi dei primi interventi effettuati dai meccanici sulle macchine delle “vittime“: nei serbatoi di autovetture alimentate a benzina verde è stata infatti riscontrata presenza di diesel.
Gli automobilisti sono altrettanto certi di non aver fatto alcun errore, al momento di infilare la pompa. Anche perché, il bocchettone della ’verde’ essendo più piccolo, non è in grado di ricevere la pistola del diesel.
Intanto, coloro che si ritengono danneggiati stanno compiendo i primi loro passi, accompagnati dall’avvocato Antonio Olmi. Almeno una quindicina i malcapitati che dopo il rifornimento al distributore in questione hanno avuto problemi al motore.
Andatura a singhiozzo, difficoltà a reggere il minimo, spegnimenti: sintomi molto simili alla presenza di acqua, ma i meccanici che hanno “visitato“ le macchine hanno accertato senza ombra di dubbio la presenza del diesel.
Errore ma nessun dolo, dunque, anche se resta da capire come le pompe siano “impazzite“: l’alternativa all’errore nel riempimento delle cisterne, è che il sistema dell’impianto sia andato in tilt. Per le richieste di risarcimento danni, i gestori del distributore di viale Europa hanno indirizzato verso gli uffici della società proprietaria delle pompe, che ha sede ad Ancona. Assieme al legale, i presunti danneggiati stanno raccogliendo lo scontrino del rifornimento (o comunque una prova del passaggio dalla ’’Shell’’) e la fattura del meccanico e, in alcuni casi, anche del carroattrezzi.
Ma quanto è costata questa disavventura? Non meno di 400 euro circa, anche se il costo dell’intervento in officina varia ovviamente da modello a modello di auto e pure dalla quantità di gasolio che è finita dentro il motore.
Non essendosi resi conto di niente, gli automobilisti hanno inevitabilmente percorso alcuni chilometri, non pensando che i problemi sorti all’improvviso fossero collegati al rifornimento di benzina appena effettuato.