"Se vogliamo iniziare a progettare una ripresa economica per la nostra città, o anche solo dare dignità e decoro agli spazi pubblici, dobbiamo darci una mossa al fine di arginare fenomeni diffusi di malcostume e micro-criminalità. Alludo in particolare a un fenomeno che pare minore, ma che non lo è: quello delle scritte vandaliche". Parola di Marco Del Panta, già consigliere speciale del sindaco Nardella, che ci guida in un significativo viaggio nel centro maltrattato. "Una città imbrattata da scritte e graffiti, anche nei luoghi di interesse storico artistico, non è certo invitante per i turisti e per gli stranieri che vengono qui ad abitare; ed ancor meno per noi fiorentini. - osserva Del Panta - Tante volte mi sono sentito chiedere da stranieri di passaggio come mai in Italia si tollerano questi comportamenti, che minano la fruizione dei monumenti nel Paese che al mondo ne è più ricco. Ma il fenomeno non va stigmatizzato solo riguardo al centro storico. Anche chi abita nelle periferie deve aver diritto di vivere in un ambiente sano e decoroso".
Come combattere il fenomeno? "I cittadini devono darsi una mossa. Il Comune fa quel che può, ma non si può pensare di presidiare tutte le strade o di chiudere spazi pubblici. Occorre quindi sviluppare forme di cittadinanza attiva, stimolando i cittadini a dedicare parte del loro tempo a qualcosa di interesse collettivo. Noi in Oltrarno da dieci anni abbiamo istituito un’associazione (Associazione via Maggio) che si occupa, fra l’altro, di rimozione di scritte vandaliche. Abbiamo concordato un protocollo tecnico di rimozione con la Soprintendenza ed operiamo a spese nostre. Ad esempio, siamo intervenuti per tre volte sul greto dell’Arno per rimuovere degli enormi graffiti deturpanti. Il vandalo tornava e noi ripulivamo, e così via". Non mancano altre iniziative meritorie in altri quartieri. A Sant’Ambrogio un comitato informale di cittadini è riuscito, tramite il controllo di vicinato, a identificare un graffitaro e a denunciarlo. "Mi auguro che iniziative come queste si moltiplichino. I problemi della città sono ben altri, ma non per questo va trascurato un fenomeno che può essere arginato con un po’ di buona volontà e di senso civico".
Olga Mugnaini