La Regione Toscana ha diffuso nei giorni scorsi i dati della raccolta differenziata in tutti i comuni della Regione per l’anno 2023. E anche il Mugello si conferma abbastanza "riciclone", ad eccezione dell’Alto Mugello, dove però c’è un altro gestore e altre modalità di raccolta. Così in basso Mugello, nei Comuni dove il servizio è gestito da Alia, le percentuali vanno dal 75% di Vaglia e dal 76,2% di Barberino di Mugello, fino all’81,6% di Scarperia e San Piero. Vicchio ha raggiunto il 78,5% e Borgo San Lorenzo si attesta al 79,3%. In questi comuni il sistema di raccolta è il "porta a porta".
Ma non solo la raccolta casa per casa è garanzia di altissime percentuali di rifiuti differenziati. Lo dimostra il caso del piccolo comune di San Godenzo, che ottiene un risultato assai lusinghiero, con una percentuale dell’83,6%. Ce ne spiega il segreto il sindaco Piani.
"Non abbiamo un porta e porta esteso – nota -. Il porta a porta viene effettuato solo per l’indifferenziato, abbiamo invece cassonetti per il multimateriale, per la carta, il vetro e l’organico. A nostro giudizio questo è il miglior modo per ottimizzare i costi e dare un buon servizio. Unico neo è l’aspetto estetico, i cassonetti non sono una gran bellezza, e sarebbe auspicabile fare postazioni interrate. Comunque poter conferire quando ognuno vuole non è da poco. I risultati sono buoni e i numeri ci danno ragione, il nostro è un sistema valido ed economico. E non è usurante per gli operatori, costretti col "porta a porta" a raccogliere sacchetto per sacchetto".
Sull’altro fronte sta Firenzuola, che ha il record della minore percentuale di raccolta differenziata, solo il 28,7%. I comuni vicini, come lei gestiti per i rifiuti dalla bolognese Hera, fanno un po’ meglio: Palazzuolo raggiunge il 31,1 e Marradi sfiora il 40%, ma sono ancora percentuali basse. Lì nel 2023 non c’erano sistemi particolari: il vecchio cassonetto dappertutto, e qua e là campane e cassonetti per i materiali differenziabili. Da qualche mese però sia Palazzuolo che Marradi hanno visto la collocazione dei cassonetti "intelligenti", con un apposito sistema di apertura e chiusura. "A marzo – annuncia il sindaco di Firenzuola Giampaolo Buti – li metteremo anche noi. Il nostro territorio è ampio e dispersivo.
Le campane per il differenziato ci sono, ma le tante case sparse magari hanno vicino solo il cassonetto per l’indifferenziato, e usano quello".
Ma al di là delle percentuali di raccolta, più alte o più basse, il servizio di raccolta rifiuti vede molti altri aspetti controversi. Intanto, spesso ama ricordarlo l’ex-sindaco firenzuolino Claudio Scarpelli, non basta raccontare le percentuali della raccolta differenziata: "bisognerebbe dire le percentuali dei materiali effettivamente riciclati. E si avrebbero delle sorprese". Poi c’è la questione delle tariffe crescenti, e non sempre applicate in modo razionale: spesso i sindaci mugellani hanno raccontato che l’aumento della raccolta differenziata avrebbe portato a un contenimento dei costi. Finora non è stato così.
Problema legato alla carenza, in Toscana, di impianti di smaltimento. Così, se esporti i rifiuti, paghi di più. Infine, c’è il crescente problema dell’abbandono dei rifiuti, legato ai sistemi di raccolta, e anche a parecchia maleducazione e scarso senso civico: boschi e spazi verdi usati come discariche, sacchetti di nettezza ovunque, a cominciare dai cestini dei rifiuti. Fenomeni che spesso vedono le amministrazioni impotenti, o forse poco attente a trovare soluzioni concrete, come maggiori controlli e sanzioni.
Paolo Guidotti