Un programma, che da fine Ottocento si snoda fino alla metà del Novecento, caratterizza l’appuntamento di oggi alle 16, al Teatro della Pergola, con Enrico Dindo al violoncello e Pietro De Maria al pianoforte, che tornano a esibirsi in concerto per gli Amici della Musica di Firenze. In cartellone per l’occasione la Sonata in la minore di Alexander von Zemlinsky (1894), a cui il duo farà seguire la Sonata in si bemolle minore op. 8. di Erno Dohnányi (1899) e la Sonata n. 2 in la minore op. 81 di Nikolaj Mjaskovskij (1948).
Domani alle 21 al Teatro Niccolini, torna invece uno degli ensemble da camera più richiesti al mondo, il Quatuor Diotima, che eseguirà il Quartetto n. 6 in re maggiore, D. 74 di Schubert, il Quartetto n. 1 di Ligeti e il Quartetto n. 16 in fa maggiore, op. 135 di Beethoven. Costituita nel 1996 da alcuni studenti del Conservatorio Nazionale di Parigi, la formazione ha assunto un nome che evoca un doppio significato musicale. Diotima è infatti al contempo un’allegoria del romanticismo tedesco (Friederich Hölderlin dà questo nome all’amore della sua vita nel suo romanzo "Hyperion") e un grido di battaglia per la musica del nostro tempo, brandito da Luigi Nono nella sua composizione Fragmente-Stille, an Diotima. Il Quatuor Diotima ha lavorato in stretta collaborazione con alcuni dei più grandi compositori degli ultimi decenni in particolare Pierre Boulez e Helmut Lachenmann. Il Quartetto commissiona regolarmente nuove opere ai più brillanti compositori contemporanei e suona nelle rassegne più prestigiose al mondo.
Giovanni Ballerini