MANUELA PLASTINA
Cronaca

Dipendenza dal gioco tra i giovani. In aula arriva il piano ’Zero azzardo’

Il Gobetti-Volta aderisce al progetto: incontri con gli studenti per la prevenzione. A breve gli sportelli di ascolto

Una slot machine (archivio Germogli)

Una slot machine (archivio Germogli)

Il gioco d’azzardo ha un pubblico in netta crescita anche nel territorio della Asl Toscana Centro: se nel 2019 erano stati spesi 707 milioni di euro tra apparecchi come slot machine e videolottery, lotterie istantanee, lotto e giochi a base sportiva, nel 2022 furono 1,5 miliardi. Dati che sono in aumento, dicono gli esperti, e che coinvolgono anche i giovanissimi: un’indagine Espad Italia 2023 sulla diffusione del gioco d’azzardo all’interno della popolazione studentesca sempre nel nostro territorio, evidenziava che il 54% dei ragazzi tra i 15 e i 19 anni frequentanti le scuole locali ha almeno una volta giocato.

Proprio dai giovani e dalla sensibilizzazione su questo fondamentale e delicato tema, parte il progetto "Zero Azzardo": fino a marzo 2026, la società della salute fiorentina sud est con il Serd zonale, la Coop21, il progetto Arcobaleno, l’Acli e Aps Edera coinvolgono le comunità dei territori comunali di riferimento in interventi di informazione, sensibilizzazione, formazione e prevenzione del disturbo da gioco d’azzardo (Dga) ad ampio spettro. Il primo istituto superiore ad aderire al progetto è stato il Gobetti-Volta di Bagno a Ripoli: ieri mattina gli operatori di strada hanno incontrato gli studenti del secondo, terzo e quarto anno. Torneranno in classe domani, il 3 e il 4 marzo, coinvolgendo in tutto i ragazzi di sette classi.

Negli obiettivi a breve termine c’è anche l’apertura di sportelli di ascolto per gli studenti e l’organizzazione di incontri rivolti agli insegnanti, con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui rischi legati al gioco d’azzardo e prevenire l’insorgere di dipendenze dal gioco d’azzardo tra adolescenti e giovani.

Fuori dalle aule scolastiche, "Zero Azzardo" prevede anche un’azione specifica per la diffusione del progetto tra le aziende del territorio, lo scouting e l’individuazione di realtà sensibili dove poter attivare interventi specifici sul tema del Dga rivolti ai lavoratori.