Firenze, 10 dicembre 2024 – Mentre riprendono le ricerche dei tre dispersi, proseguono le indagini nell’ambito dell’esplosione di Calenzano: nel deposito di idrocarburi dell'Eni, durante le fasi di caricamento delle autocisterne, nella mattina di lunedì, un tremendo boato ha squarciato l’aria. Una palla di fuoco ha provocato la deflagrazione che ha investito le strutture del deposito stesso e poi, con l’onda d’urto, ha danneggiato edifici nel raggio di molte centinaia di metri. Sono due i morti accertati, tre i dispersi e 27 i feriti: tra questi ci sono non solo di lavoratori del sito, ma anche persone che si trovavano nel raggio della deflagrazione e che sono stati colpiti da vetri e detriti. Segui la diretta.
La procura di Prato, competente su Calenzano pur essendo quest'ultimo un comune in provincia di Firenze, è al lavoro e ha aperto un fascicolo. Non ci sono al momento indagati. Il procuratore capo Tescaroli vuole capire cosa sia accaduto e cosa abbia provocato l'esplosione. La procura punta a chiarire se ci siano state negligenze nell'ambito del delicato lavoro di carico delle autobotti.
Il Comune di Calenzano ha proclamato il lutto cittadino per oggi. L'11 dicembre in Toscana sarà giornata di lutto regionale. Un minuto di silenzio per le vittime è stato osservato ieri in Consiglio comunale a Firenze.
Ricominciano le ricerche delle tre persone disperse all'interno del deposito. Si tratta di lavoratori ma anche di camionisti che come ogni giorno andavano nell'impianto per caricare le cisterne e poi portare il carburante nei distributori. L'esplosione li ha travolti. Di tre di loro si sono perse le tracce mentre altri due sono stati ritrovati senza vita. Uno è Vincenzo Martinelli, 51 anni, residente a Prato. L'altra persona deve essere identificata. Le ricerche dei vigili del fuoco non sono semplici. Le strutture sono collassate e ci sono molti detriti.