REDAZIONE FIRENZE

Disastro di Calenzano: la commissione d'inchiesta del Senato indaga sulla sicurezza sul lavoro

La commissione parlamentare avvia l'istruttoria sul disastro Eni a Calenzano, puntando a migliorare la sicurezza sul lavoro.

La motrice del carrello bruciato nell’esplosione, oggetto anch’esso dell’accertamento dei consulenti

La motrice del carrello bruciato nell’esplosione, oggetto anch’esso dell’accertamento dei consulenti

FIRENZEUn’ora dentro il deposito, per toccare con mano - o quasi - di cosa sia stato il disastro di Calenzano, l’ultimo strage sul lavoro avvenuta il 9 dicembre, costata la vita di cinque persone.

Il disastro al sito dell’Eni sarà materia anche per la commissione parlamentare d’inchiesta del Senato. La delegazione composta dal presidente Tino Magni (Avs), e da Susanna Camusso (Pd) e Paola Mancini (Fdi), a gennaio aprirà la propria istruttoria. Cominciando le audizioni proprio dall’Eni. La missione della Commissione è quella di migliorare gli aspetti della prevenzione, affinché certe tragedie - che a Firenze nel 2024 hanno mietuto ben 25 vittime - non abbiano a ripetersi. L’organo valuterà anche gli aspetti della sicurezza, a cominciare dall’ubicazione del deposito, messa in discussione dopo che i danni per la deflagrazione sono arrivati fino a un chilometro di distanza.

Per il presidente Magni è stata una scena "straziante" girare fra le macerie del deposito, vicino al carrello possibile innesco del disastro, tra le baie devastate dall’esplosione. - "Abbiamo visto un’immagine straziante, perché quello che è avvenuto tocca davvero il cuore. È straziante vedere anche magari scarpe in giro, altre cose", ha ripetuto Magni. I membri della commissione, durante la visita guidata dal procuratore capo di Prato Luca Tescaroli, hanno appreso che i corpi delle vittime sono stati martoriati dalla potenza del botto. E che anche le strutture, tipo la copertura della palazzina degli uffici, non hanno retto al botto.

"La visita è stata inevitabilmente segnata dalla tristezza - ha commentato la senatrice Mancini -. In attesa dell’esito delle indagini in corso per individuare le responsabilità dell’accaduto, posso assicurare che la Commissione parlamentare di inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia continuerà a lavorare con rinnovato impegno per portare finalmente proposte e soluzioni concrete verso una problematica che ci affligge da decenni. Perché la sicurezza sul lavoro rappresenta un valore assoluto e il lavoro non può convivere con il rischio di non tornare a casa dai propri cari al termine del turno. Formazione, prevenzione, regole chiare, incentivi veri a chi adotta buone pratiche, controlli e sanzioni certe per i trasgressori: nessuno ha la ricetta magica, ma - ha concluso la senatrice Fdi - questa è la strada per ridare dignità al lavoro"

ste.bro.