
Tre giovanissime prostitute al lavoro in via Allori, zona Novoli
Firenze, 20 luglio 2015 - VIA ALLORI, ore 22. La scena mette i brividi. Soprattutto perché a sbatterci contro sono le pupille di un bimbo di 5 anni sceso in strada per mangiare un gelato con il nonno. Sono trenta secondi lunghissimi. Lei è sul marciapiede. Ciondola seminuda: mini-top strizzatissimo, tanga e stivale lucido. Lui, in auto, le incolla gli occhi addosso, inchioda e abbassa il vetro. Poi allunga il braccio e le afferra la coscia. Vuole toccare con mano la «merce»: è fatta. Lo sportello si apre, lei monta e l’auto viene inghiottita dalla rotonda di piazza Garfagnana, direzione Indiano.
IL SIPARIETTO hard si chiude. Ricomincerà dieci minuti dopo, sempre uguale fino all’alba. Ma adesso in via Allori, serpentone d’asfalto di mezzo chilometro che striscia da viale Guidoni fino a via Baracca, è da poco passata l’ora di cena. Quella in cui apre il più grande ingrosso del sesso mercenario di Novoli che risucchia centinaia di punters. L’altra notte le ragazze che si vendevano sotto la luce dei lampioni, sugli zerbini dei palazzi, fra le auto parcheggiate erano 7 in pochi metri . Un’invasione che ha trasformato la via in una maxi-vetrina modello Amsterdam accesa 8 ore a notte. I nervi di chi in quelle case ci abita sono a pezzi. «La strada – ci scrive un lettore esasperato – diventa teatro di degrado e indecenza, prostitute quasi nude contrattano nella totale indifferenza delle forze dell’ordine e dell’amministrazione. Una situazione del genere crea imbarazzo e alimenta la volontà di non vivere la zona per non assistere a certi spettacoli». A frenare il discount del sesso a pagamento non sono bastati né il polo universitario, né il Multiplex o i cantieri della tramvia. Che, anzi, hanno ridisegnato la mappa delle lucciole, spostandole dai bordi del parco di San Donato dritte sull’uscio dei palazzi di viale Guidoni, piazza Garfagnana cuore del nuovo circuito di quartiere, via Petri davanti alla Caritas e via di Novoli. Ogni angolo è buono per vendersi e consumare: dallo slargo di via Moggi in pieno traffico, sotto il Palagiustizia, lungo le sponde del Mugnone in piazza Puccini o in via Baracca. Ovunque ci sia un giardino, un vicolo dove sbarazzarsi di fazzoletti sporchi, profilattici e adrenalina. Forte anche il senso di impotenza di chi abita all’incrocio fra via Forlanini e via di Novoli centrata in pieno dal maxi-cantiere della linea 2.
«TUTTO avviene – si infuria un gruppo di loro – nel sonno delle forze dell’ordine che sembrano quasi tollerare le lucciole». E oggi Novoli è una bomba a orologeria caricata a rabbia. La controffensiva studiata dai residenti si chiama «flash night». «Per agosto – spiegano – ci stiamo organizzando per creare delle vere e proprie notti alla finestra armati di macchina fotografica». L’obiettivo: affacciarsi in massa sul balcone e fotografare a tutto spiano, scacciando i clienti con una muraglia di flash. «Forse così – aggiungono – chi alimenta questo mercato saprà che se la polizia non vede, qualcun altro lo fa e conosce i numeri di targa».