REDAZIONE FIRENZE

Disegno attribuito al giovane Michelangelo sarà battuto all’asta negli Stati Uniti

Proviene da una villa di Settignano. Gli studiosi però non sono concordi

Disegno attribuito al giovane Michelangelo sarà battuto all’asta negli Stati Uniti

Le ex proprietarie di una villa a Settignano dove Michelangelo ha vissuto da giovane meditano se mettere in vendita un disegno attribuito al maestro della Cappella Sistina. Non tutti i critici, però, concordano sulla paternità dello schizzo appeso a lungo alla parete di una ex cucina, e ieri il New York Times ha puntato i riflettori sulla vicenda. La villa sulle colline è stata venduta dalla famiglia Sernesi alla fine del 2023 senza il disegno, un murale a carboncino su intonaco raffigurante un satiro (o un tritone) che nel 1979 fu staccato dalla parete per essere sottoposto a restauro. Negli anni l’opera ha viaggiato per il mondo, prestato a mostre, dal Giappone al Canada, e da ultimo al Metropolitan di New York per la mostra del 2017 “Michelangelo: divine draftsman and designer“ nel cui catalogo la curatrice Carmen Bambach, confermando l’attribuzione, lo definì "l’unica manifestazione rimasta delle abilità di Michelangelo come disegnatore su larga scala". Se la Bambach, un’autorità nel campo dei disegni del Rinascimento, ha confermato l’autenticità, altri studiosi non sono così sicuri: per Cecile Hollberg, direttrice della galleria dell’Accademia, che ha visionato il disegno per conto delle Sernesi, "è molto interessante e ora è necessario procedere a nuove indagini".

Opere di maestri del calibro di Michelangelo ancora in mani private sono rarissime e quando appaiono sul mercato i prezzi sono da capogiro: due anni fa un disegno di Michelangelo fu battuto da Christie’s a New York per 23 milioni di euro. I prezzi italiani sono sensibilmente più bassi a causa delle leggi che frenano le esportazioni delle opere d’arte, ha spiegato al New York Times il gallerista Carlo Orsi che ha sedi a Milano e Londra: "Trovare clienti in Italia a questi prezzi è praticamente impossibile". La famiglia Sernesi non ha messo una quotazione sul disegno che fu assicurato per 24 milioni di dollari quando volò a New York per la mostra al Met. "Pensiamo che sia un’opera che meriti di essere vista e apprezzata", ha detto al Times Ilaria Sernesi, una delle proprietarie. Oltre all’associazione con la villa, la paternità del disegno a Michelangelo si basa sull’attribuzione di Charles de Tolnay secondo cui il maestro lo disegnò da ragazzo. Scettico sull’attribuzione si è detto invece Paul Joannides, professore emerito di storia dell’arte a Cambridge, per "la scarsa qualità" del disegno. Così anche Francesco Caglioti della Normale di Pisa: "Se era di Michelangelo, quel giorno non era in gran forma".