Firenze, 31 gennaio 2024 – Non in tutti i casi di disforia di genere pediatrici trattati all'ospedale Careggi di Firenze sarebbe stato effettuato il percorso preliminare indicato di psicoterapia prima della somministrazione del farmaco triptorelina. È quanto emergerebbe, secondo quanto apprende l'Ansa, dai primi dati relativi all'audit effettuato dal team di esperti del ministero della Salute nell'ospedale fiorentino il 24 e 25 gennaio scorsi.
Intanto più di ottanta femministe, lesbiche e trans si sono schierate contro il farmaco che blocca la pubertà nel* bambin* con disforia di genere. “Alla luce di ciò che sta avvenendo in diversi paesi europei che hanno fermato la somministrazione e messo in discussione il semplice consenso affermativo dei minori, ribadiamo la richiesta che sia vietata la somministrazione, anche in una logica di cautela e tutela dei minori, dei farmaci bloccanti".E’ l’appello al ministro della Salute Orazio Schillaci, contenuto nella lettera di oltre ottanta tra femministe, lesbiche e trans riunite in diverse associazioni LGBTQ+.
Di parere opposto dodici società scientifiche che in una nota congiunta affermano che “la triptorelina è farmaco salva-vita nei giovanissimi transgender e gender diverse” e che questo viene “prescritto solo dopo attenta valutazione multiprofessionale”. Pediatri, endocrinologi e neuropsichiatri chiedono quindi che si faccia chiarezza una volta per tutte, dicendo “Basta alla disinformazione”.
Le reazioni
«Se quanto emerge dalle prime indiscrezioni sulle ispezioni ministeriali al Centro per la disforia di genere dei minori a Careggi, saremmo di fronte a fatti gravissimi. Attendiamo le conclusioni ufficiali degli ispettori del ministero della Salute», «ribadiamo la necessità di fare la massima chiarezza sulla vicenda». Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Fratelli d'Italia e componente della commissione sanità, Diego Petrucci.
«Aspettiamo i risultati ufficiali ma sui primi dati relativi all'audit effettuato dal team di esperti del ministero della Salute a Careggi, viene da pensare che i nostri dubbi poggiassero su basi solide. Pertanto chiediamo al presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale della Toscana di convocare con procedura d'urgenza in audizione non solo il direttore generale di Careggi, ma anche e soprattutto i medici del Centro per la disforia di genere». Afferma il capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella. «Non in tutti i casi di disforia di genere pediatrici trattati all'ospedale di Careggi sarebbe stato effettuato il percorso preliminare obbligatorio di psicoterapia prima della somministrazione della triptorelina - aggiunge -. Dunque avevamo ragione noi a chiedere l'audizione in Terza Commissione dei medici del Centro per la disforia di genere dell'Azienda ospedaliera universitaria fiorentina, ma purtroppo ieri il Pd in aula ha bocciato la mia mozione che lo chiedeva».