Non si placa la polemica sul caso disforia di genere e il relativo centro all’ospedale Careggi. La relazione sull’ispezione del 23 e 24 gennaio 2024 all’azienda ospedaliero-universitaria di Careggi, decisa dal ministero della Salute, è arrivata sulle scrivanie della Regione. "Confermiamo quanto già espresso nei giorni scorsi – commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al Diritto alla Salute Simone Bezzini –. Rimane il disappunto per l’anticipazione di alcuni contenuti della relazione prima ancora che venisse consegnata alla Regione". E sul contenuto: "Da una prima lettura sommaria – continuano - sembrano emergere indicazioni tese al miglioramento di alcune attività del centro per l’incongruenza e disforia di genere di Careggi, i cui capisaldi fondamentali tuttavia non appaiono messi in discussione". Nei prossimi giorni Regione e Careggi approfondiranno i contenuti della relazione e risponderà alle indicazioni del Ministero.
"Seguiremo l’iter definito dal ministero della Salute contenuto nella relazione con il consueto spirito di leale collaborazione istituzionale", chiudono Giani e Bezzini. Sul tema sono intervenuti asnche i genitori dei figli seguiti nel centro ospedalòiero. "Ci domandiamo come sia possibile che, dopo tante settimane di attesa e di ansia per il futuro dei nostri figli e delle nostre figlie, si riceva così sotto un gazebo adibito al tesseramento di un partito politico, la risposta all’interrogazione che ci ha tenuto tutti e tutte col fiato sospeso ormai per quasi quattro mesi. In ballo c’è il futuro e la salute delle nostre creature che continuano a essere strumentalizzate per scopi politici". È quanto si legge in una lettera aperta in risposta alla diffusione dei primi esiti dell’ispezione da parte del senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
Il procuratore capo di Firenze, Filippo Spiezia, spiega invece che "noi siamo stati notiziati della relazione ispettiva" del ministero della Salute "e la stiamo valutando".