Diventare arbitro federale. Apre il corso di formazione

La sezione arbitri Aia-Figc di Firenze rivolge un invito a tutti i giovani e a coloro che amano il calcio...

Diventare arbitro federale. Apre il  corso di formazione

Gli arbitri Aia-Figc della sezione di Firenze al Centro tecnico di Coverciano

La sezione arbitri Aia-Figc di Firenze rivolge un invito a tutti i giovani e a coloro che amano il calcio di iscriversi al nuovo corso per direttori di gara organizzato presso la sede dell’Associazione. I requisiti per partecipare richiedono di avere un’età fra i 14 e i 40 anni. Possibile il doppio tesseramento Figc (calciatore e arbitro) fino al 19° anno di età. Il materiale didattico e parte di quello tecnico sarà fornito dalla sezione fiorentina e da Givova che è lo sponsor dell’iniziativa. Per partecipare si consiglia di inviare una mail a [email protected] oppure tramite il sito internet. "Speriamo di avere tanti partecipanti - afferma il presidente arbitri Firenze, Fabrizio Matteini - pronti ad affrontare un’attività impegnativa e difficile, ma anche ricca di soddisfazioni. Inoltre offre una crescita educativa e sociale come uomini in un ambiente ricco di valori. Si ricorda che la sezione arbitri Aia di Firenze è in via Gabriele D’Annunzio accanto al Centro Tecnico di Coverciano".

Gli arbitri fiorentini vantano una lunga e gloriosa storia e anche in questa stagione tanti sono i giovani promettenti che offrono preparazione e affidabilità, pronti a salire di categoria. Il raduno pre campionato si era svolto a Coverciano sotto la regia dei dirigenti sezionali Simone Gramigni, Emanuele Medici, Giuseppe Camarlinghi, Fabrizio Matteini e tanti altri. Da ricordare le prestigiose promozioni degli arbitri ottenute quest’anno dalla sezione a livello nazionale: Simone Galipó è ora a disposizione della Commissione arbitri di serie A e B; conferme per i direttori di gara fiorentini Niccolò Turrini e Andrea Zoppi in Lega Pro serie C; di valore il passaggio alla Lega interregionale Can D di Leonardo Burgassi.

Ora, attraverso il nuovo corso, si aspettano altri ‘fischietti’ che sappiano interpretare nel migliore dei modi il mondo arbitrale. Come in diverse occasioni hanno affermato i dirigenti arbitrali: “L’arbitro più bravo è quello che sbaglia meno” e in campo serve per tutti gli attori di una partita il massimo rispetto reciproco e tolleranza su eventuali errori col fine comune di interpretare il gioco del calcio divertendosi, con educazione e passione.

F.Que.