REDAZIONE FIRENZE

Maxi furto da Dolce&Gabbana, in azione un commando: strade bloccate

Ingente la quantità di merce trafugata

Carabinieri (Foto archivio)

Incisa  Valdarno, 5 dicembre 2019 - Maxi furto la notte scorsa nel magazzino Dolce&Gabbana a Incisa Valdarno da parte di un commando organizzato che ha bloccato tutte le tre vie di accesso alla zona industriale con tre furgoni e un'auto.

Una banda di almeno una dozzina di persone, vestite di nero e con il volto completamente travisato, ha completamente svuotato il magazzino portando via prodotti di pelletteria per oltre mezzo milione di euro, tra borse, scarpe e accessori. Il blitz è durato una manciata di minuti, tra le 4.10 e le 4.20. I banditi hanno sfondato la recinzione esterna, accedendo da una strada laterale, ed il portone del magazzino con un'auto di grossa cilindrata, una Bmw X5: è scattato l'allarme e in pochi minuti i ladri hanno caricato numerosi scatoloni di articoli di pelletteria e calzature sui tre furgoni. I criminali sono poi scappati immettendosi sull'A1, dove erano ad attenderli forse dei complici, da un vicino cantiere della terza corsia in costruzione. I malviventi hanno coperto la propria fuga bloccando tutte e quattro le vie di accesso al magazzino con furgoni e auto rubati per rallentare l'arrivo dei carabinieri.

Le indagini sono condotte dai carabinieri di Figline Valdarno, che hanno eseguito i rilievi scientifici con il nucleo specializzato del comando provinciale di Firenze. Sono stati acquisti i filmati ripresi dal sistema di videosorveglianza. Gli investigatori non escludono che il commando possa aver pianificato il maxi furto servendosi di un basista.

La merce rubata era stata da poco confezionata in scatoloni pronti per essere spediti in mezzo mondo. Si stima un danno di circa mezzo milione di euro ma l'inventario non è ancora terminato. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, per mettere a segno il colpo i ladri avrebbero impiegato una decina di minuti, anche se le fasi preparatorie sarebbero durate circa un'ora: il commando ha prima bloccato tutte le vie di accesso alla zona industriale con tre furgoni e un'auto, mezzi risultati rubati; un'altra vettura è stata usata come ariete per sfondare gli ingressi e accedere al magazzino.