REDAZIONE FIRENZE

Domani corteo a difesa della Costituzione: almeno 50mila persone

Domani corteo a difesa della Costituzione: almeno 50mila persone

Si annuncia come il corteo dei record quello che sabato pomeriggio colorerà il centro di Firenze, a difesa della Costituzione e della scuola pubblica. Si parla di almeno 50mila persone pronte a darsi appuntamento in piazza Santissima Annunziata, dove alle 15 partirà il lungo serpentone. L’aggressione davanti al Michelangiolo e il duello a distanza tra il ministro Valditara e la preside Savino hanno dato la spinta a ritrovarsi per ribadire ciò che solo in apparenza parrebbe scontato. "E’ importante affermare modelli di vita contrapposti a quelli improntati a violenza, prepotenza e sopraffazione" scandiscono i tre sindacati che organizzano la manifestazione: Cgil, Cisl e Uil. In piazza, Elly Schlein e Giuseppe Conte grandi protagonisti della giornata, Maurizio Landini, Roberto Speranza, Nicola Fratoianni, Eugenio Giani, Dario Nardella. Sventoleranno le bandiere del Pd regionale, col neo-segretario Emiliano Fossi e quelle del M5S toscano. Aderisce anche Sinistra Civica Ecologista. E poi Arci, Anpi, Acli, collettivi, Priorità alla scuola, Confesercenti. La lista è lunghissima. Rilanciati svariati appelli come quello di alcuni professori dell’Università di Firenze. Al corteo anche Fns (Federazione nazionale della Stampa italiana) e Ast (Associazione Stampa Toscana).

"Saremo in piazza assieme a tutte le realtà democratiche e antifasciste della toscana e nazionali". Il sindaco Nardella invita i fiorentini a partecipare: "A due settimane dal pestaggio, che ha lasciato una ferita profonda nella città, Firenze vuole farsi sentire. Anche se il fascismo appartiene alla storia del nostro Paese, l’indifferenza contro aggressioni a sfondo politico come quella del Michelangiolo può generare nuove pulsioni autoritarie e antidemocratiche. Distribuiremo tante copie della lettera della preside Savino che il ministro voleva censurare. Firenze non smetterà mai di battersi per la Costituzione e per la libertà". Elettra Gullè