La Regione Toscana pagherà 1,2 milioni di euro al Comune di Impruneta: si conclude con un accordo extragiudiziale il contenzioso tra i due enti. In ballo c’era il pagamento dell’Imu per Villa Larderel, che ha ospitato per tanti anni il Don Gnocchi e per un breve periodo il liceo steineriano. Nel 2017 la Regione ha venduto 14.000 metri quadri del trecentesco complesso immobiliare al fondo i3-Università gestito da Invimit, società del ministero dell’Economia, per 9,13 milioni di euro. Ma il Comune è andato a ricordare agli uffici regionali di non aver ricevuto per molti anni l’Imu proprio per Villa Larderel e per altri immobili che si trovano sul territorio comunale imprunetino. La diatriba a suon di interpretazioni totalmente opposte è durata 3 anni, finchè la commissione tributaria in primo grado ha dato ragione al Comune. Per chiudere una volta per tutte l’annosa vicenda, gli avvocati hanno trovato un accordo: tre rate annuali da 400 mila euro l’una da versare nelle casse comunali. Soddisfatto il sindaco Alessio Calamandrei, che aveva voluto partecipare personalmente alle riunioni politiche e tecniche per far percepire alla sua amministrazione quanto dovuto.
"I nostri uffici – ricorda – hanno effettuato un grande lavoro contro l’evasione fiscale". Tra questi, anche la causa ancora in corso contro Autostrade per il pagamento della Tosap (occupazione suolo pubblico) per i ponti di via Ponte a Iozzi, via Riboia e via Colleramole per un totale di circa 80mila euro di arretrati, più 25 mila ogni anno aggiuntivo. Dopo aver perso in primo grado, Autostrade è ricorsa in appello. Si attende la sentenza. "La problematica dell’Imu – conclude il sindaco – in particolar modo legata alla residenza familiare, è una delle battaglie che stiamo portando avanti da qualche anno e che sta dando i suoi frutti". Il Comune, anticipa Calamandrei, sta valutando di usare il tesoretto in arrivo dalla Regione per il personale e per nuove assunzioni.