Stefano
Morandi
Don Lorenzo Milani (1923-1967) è stato un sacerdote e allo stesso modo un educatore e pensatore molto più avanti del tempo che stava vivendo, per questo dovette subire l’ostracismo da parte dei suoi superiori e la contrarietà di un falso "perbenismo" che nella seconda metà del secolo scorso influenzava la pubblica opinione. Il nostro tempo gli ha restituito l’onore e l’interesse che meritava e che merita, basti pensare alla visita di Papa Francesco a Barbiana nel 2019 che ha inteso riparare con la sua presenza ai torti che Don Lorenzo aveva subito dalla Chiesa fiorentina; fino alla recente visita del Presidente Sergio Mattarella per commemorare il 100° anniversario della nascita di don Milani. Non poteva certo mancare un francobollo emesso il 27 maggio 2023 con valore in tariffa B corrispondente a €. 1,20 dove nella vignetta è riprodotto il volto sorridente di Don Milani tratto da una fotografia. Molte delle cose che ha scritto richiamano alla corrispondenza: "Lettere a una Professoressa" - "La lettera ai Giudici" sull’obiezione di coscienza e le lettere alla sua mamma alla quale confidava il disagio e i torti che stava subendo. Don Lorenzo era nato in una famiglia benestante quindi poteva avere una vita borghese piena di soddisfazioni e di benessere, eppure scelse il sacerdozio per difendere gli ultimi e per combattere le disuguaglianze riuscendo a vincere le sue battaglie.