Elena Marmugi
Cronaca

Questo è un regalo di Natale. Da 20 anni Maria dona il sangue: “Penso a chi ha più bisogno”

“Negli ultimi anni grazie anche a alcune campagne di sensibilizzazione l'informazione circola maggiormente, ma credo che ci voglia ben più di un "Fedez" per rendere questa attività più cool”. Il grande gesto di generosità nel giorno della vigilia

Nel riquadro Maria Lo Re, donatrice di sangue da quando ha 18 anni

Nel riquadro Maria Lo Re, donatrice di sangue da quando ha 18 anni

Firenze, 25 dicembre 2024 – Un gesto di generosità che vale sempre, ma per le feste ancora di più. Perché anche in questi periodi l’emergenza può essere dietro l’angolo. E così che a Natale l’atto preziosissimo di donare il sangue diventa quasi miracoloso. Nella corsa ai regali, tra i pensieri del pranzo e quelli per le tavole impeccabili, c’è chi pensa anche a chi ha bisogno. E’ il caso di Maria, livornese, ma fiorentina di adozione, che proprio ieri per la vigilia si è recata a Torregalli per la sua donazione. Per lei, da quando ha 18 anni, è un appuntamento immancabile.

Maria, perché ha deciso di donare il sangue proprio nel giorno della vigilia di Natale?

“Durante il periodo delle feste come anche nel periodo estivo c'è molto bisogno di donatori e donazioni, c'è un calo fisiologico a causa delle vacanze, ed è molto importante invece tenere ben rifornita la banca del sangue”.

È una donatrice abituale?

"Dono da quando ho 18 anni. Non tutti sanno che è possibile donare il sangue fino a 70 anni (previa valutazione medica del proprio stato di salute). Negli ultimi anni vado al centro trasfusionale dell'ospedale di San Giovanni di Dio a Torregalli, per molti anni sono andata al Meyer. Sono affiliata all'Avis, ma ci sono tante associazioni come la Fratres, i gruppi donatori ospedalieri...”

Crede che ci sia abbastanza informazione sull'argomento?

“Negli ultimi anni grazie anche a alcune campagne di sensibilizzazione l'informazione circola maggiormente, ma credo che ci voglia ben più di un "Fedez" per rendere questa attività più cool, passatemi il terminedi quanto non lo sia... forse più percorsi nelle scuole superiori potrebbero avvicinare i giovani a queste buone pratiche di cittadinanza attiva. Una volta nel “circuito” volontari e associazioni facilitano molto il cittadino nel ricordare i mesi che passano da una donazione all'altra. Se una persona è in salute può fare più donazioni nell’arco dell'anno, le donne ogni 6 mesi e gli uomini ogni 3”.

Oltre al suo bel gesto, farebbe un augurio a chi questo Natale sarà costretto in ospedale?

"Spero che chi è costretto in ospedali passi un natale per quanto possibile sereno, e auguro a tutto il personale ospedaliero ma soprattutto alle volontarie e ai volontari della nostra regione che tanto fanno di entrare in un 2025 sereno e pieno di speranza”.