Donna uccisa a Chiesanuova, convalidato l’arresto di Scutti. Il delitto scaturito da un epiteto toscano

Resta in carcere il 22enne accusato di aver ucciso la zia, Laura Frosecchi, a colpi di pistola. Alla base una parola detta dalla donna che avrebbe ‘offeso’ il nipote

Laura Frosecchi uccisa a Chiesanuova

Laura Frosecchi uccisa a Chiesanuova

Firenze, 21 ottobre 2024 – È stato convalidato l’arresto di Mattia Scutti, il 22enne accusato di aver ucciso il 17 ottobre scorso la zia Laura Frosecchi. La donna, molto conosciuta e apprezzata da tutta la comunità, è stata freddata a colpi di pistola all’interno del suo negozio a Chiesanuova. 

La decisione è arrivata dal gip Gianluca Mancuso, che ha deciso per la permanenza in carcere di Scutti. C’è il rischio, secondo il giudice, che l'indagato possa reiterare il reato tornare o compiere gesti autolesionistici. Scutti è accusato di omicidio volontario, porto e detenzione abusiva di armi clandestine, parti di armi, armi da guerra e munizionamento. Nell'udienza di convalida, il giovane, difeso dall'avvocato Francesco Ceccherini, si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Da quanto emerso in ambito investigativo, Scutti si sarebbe sentito deriso dalla parente per un ‘epiteto’ toscano pronunciato il giorno prima. Una frase innocua, non pronunciata in modo malevolo, ma con affetto, che però avrebbe scatenato, il giorno dopo, la reazione del 22enne.

"Mattia Scutti in passato", quando era minorenne, ha ricordato dopo l'udienza di convalida il suo difensore, avvocato Francesco Ceccherini, "era stato sottoposto a una perizia psichiatrica nell'ambito di un procedimento per maltrattamenti aperto dalla procura per i minori e l'esperto aveva stabilito che la capacità di intendere e volere del giovane era grandemente diminuita". Non è da escludere che la pm Benedetta Foti, titolare delle indagini condotte dai carabinieri, possa disporre una nuova perizia psichiatrica a distanza di alcuni anni dall'altra e con il soggetto adesso in età adulta