CATERINA CECCUTI
Cronaca

“Donne e sport: cambiano le regole del gioco”

In occasione della Toscana delle donne, la presidente del Soroptimist Club Firenze Due Sandra Zecchi ha controfirmato la Carta etica dello sport femminile della regione Toscana, nel corso dell’incontro di ieri al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dedicato alle donne nello sport. Premiate con il Pegaso della Regione, tra le altre, le atlete della Castelfranco di Sotto Volley Femminile

Il momento della premiazione

Il momento della premiazione

Firenze, 19 novembre 2024 – “Donne e sport: cambiano le regole del gioco”. Questo il titolo dell’incontro che si è svolto ieri al Centro Tecnico Federale di Coverciano, dedicato alle donne nello sport e promosso dal Soroptimist Club Firenze Due. Per l’occasione la presidente Sandra Zecchi ha controfirmato la Carta etica dello sport femminile della Regione, già firmata dal presidente Eugenio Giani e da numerosi Comuni italiani, con la Toscana capofila tra le firmatarie in Italia. Un convegno cui ha partecipato Cristina Manetti, capo di Gabinetto della Regione Toscana: “È importante sottolineare il ruolo delle scuole sportive per un cambiamento di registro nei confronti delle atlete donne: lo sport è infatti mezzo inclusivo che insegna il rispetto reciproco. La violenza di genere - che passa attraverso la libertà delle donne – deve essere contrastata, così come vanno abbattuti i pregiudizi e gli stereotipi.”

Presente anche Luisa Rizzitelli, presidente dell’Associazione Nazionale Atlete Professioniste, che ha ricordato come ASSIST da 25 anni stia lottando per la parità di genere nello sport, dove tanti sono ancora i pregiudizi e le disparità (di presenza, nei mass-media, nella retribuzione, nei ruoli apicali ecc.): “Le giovani atlete non sono più disposte ad accettare tutto questo, non accettano più che si manchi di rispetto nei confronti delle donne.”

La presidente Sandra Zecchi ha poi sottolineato il ruolo del club a favore delle donne nello sport, ospitando la tappa fiorentina del giro d’Italia in tandem alla cieca presso Casa Ronald - della Fondazione McDonald - e sta inoltre organizzando nelle palestre scolastiche corsi di formazione sull’uso del defibrillatore e sulla rianimazione cardio-polmonare.

“Il calcio femminile – ha commentato la medica della nazionale femminile Monica Fabbri- è l’unico sport professionista in Italia, e chi non è professionista in Italia non è tutelata, nel lavoro, nella maternità, nella retribuzione, non ha sponsor, non ha diritti. La parità – hanno concordato tutte le relatrici presenti - si troverà solo quando anche gli uomini riterranno inaccettabili le disparità esistenti nei confronti delle atlete professioniste: forse ci vorranno anni ma ognuno può fare qualcosa, a cominciare dal non giudicare le scelte personali di ognuna. Le donne devono essere libere di scegliere lo sport che preferiscono, senza pregiudizi o stereotipi.”

Nel corso dell’incontro sono state ricordate le atlete Afghane, private di ogni libertà, citando Zakia Khudadadi, che alle paraolimpiadi di Parigi ha vinto la prima medaglia di bronzo ha vinto la prima medaglia in assoluto per la Squadra Paralimpica dei Rifugiati.

Altri, importanti testimonianze sono state ascoltate dal pubblico presente e coordinate dalla giornalista della Gazzetta dello Sport Ilaria Masi, prima di passare alla cerimonia di premiazione che ha visto i dirigenti sportivi consegnare il Pegaso della Regione a Fiamma Cocchi - II al campionato europeo, V al campionato del mondo di arrampicata sportiva e paraclimbing; Lisa Angiolini, olimpionica di nuoto e carabiniera; Irene Siragusa, olimpionica di atletica leggera, soldatessa nell’esercito, Caterina Bacchelli per la palla a nuoto, definita la migliore portiera juniores al mondo; Costanza Concelli, nuotatrice. Tutte quante hanno sottolineato i tanti sacrifici che hanno dovuto affrontare, ma anche che ciò non ha impedito loro di studiare ed ottenere risultati, formarsi una famiglia e avere figli.

Affiancato dal presidente della Federazione Calcio Gabriele Gravina, il presidente della Regione Eugenio Giani è intervenuto sottolineando che se una donna è motivata nello sport ne risente in positivo tutta la famiglia, dunque lo sport è fondamentale per l’equilibrio familiare: “La Carta etica dello sport femminile è un vademecum affinché tutto ciò che si fa per lo sport a livello regionale le sia adeguato.” Tra le atlete presenti all’incontro c’erano le atlete Ilenia Mattiacci e Silvia Pellicoro, Lisa Angiolini, Irene Siragusa, le calciatrici della Fiorentina femminile Alice Tortelli e Lucia Pastrenge; gli studenti di quattro scuole superiori e licei scientifici dello sport: il Dante Alighieri di Firenze, Primo liceo sportivo toscano, il Coluccio Salutati di Montecatini, il Calamandrei di Sesto Fiorentino e il Gobetti di Colle val d’Elsa. Presenti, naturalmente, anche le socie del Soroptimist Firenze Due con la Programme Director Gloria Giudizi che, insieme a Serena Nannotti dell’ufficio di gabinetto del Consiglio della Regione Toscana, ha organizzato la firma della Carta Etica.