Un gioiello teatrale, commovente e scabroso, che indaga il ruolo della donna e la sua indipendenza. Al Teatro di Rifredi, domani e sabato alle 21, Claudio Tolcachir dirige Valentina Picello in ‘Anna Cappelli’ di Annibale Ruccello. Un’opera che conduce, con umorismo pungente e assurdo, nei labirinti della mente di un personaggio inconsueto, pieno di contraddizioni. Delicatezza, humor e tragedia in un sorriso doloroso che non lascia indifferenti. È il racconto di una donna alla ricerca della sua indipendenza attraverso il lavoro e, al tempo stesso, della sua dipendenza dal maschio, che sfocia in una surreale ribellione.
Scritto da Annibale Ruccello, il più visionario drammaturgo napoletano del ‘dopo Eduardo’, ’Anna Cappelli’ si avvale della sorprendente interpretazione di un’attrice creativa e originale, rigorosa e intensa come Valentina Picello, artista pluripremiata, cresciuta con Luca Ronconi, e diretta dai migliori registi italiani, da Emma Dante a Federico Tiezzi, e recentemente presente sul palcoscenico del Teatro di Rifredi in ’Raccontami tutto da capo’ di Abel González Melo, diretto da Giovanni Ortoleva.
Anna è una giovane degli anni ’60 che cerca, attraverso un lavoro, di essere finalmente autonoma. Per amore accetta, invece, la sottomissione al convivente, ma poi, per causa della sua possessività, i ruoli si invertono e sprofonderà nell’abisso, fino a un epilogo inaspettato. Valentina Picello ne veste i panni con sensibilità e incisività, le infonde un’impronta unica e originale.
Domani sera, al termine dello spettacolo, Valentina Picello incontra il pubblico in sala. Coordina Matteo Brighenti.
O.Mu.