Una zampa di un capriolo, lì a due passi del nido. E’ stata trovata martedì mattina dalle mamme che accompagnavano i loro bambini a scuola. A Sorgane ora c’è anche l’incubo dei lupi, un qualcosa che non ha precedenti nella storia del rione. Dopo l’avvistamento delle settimane scorse di quattro cinghiali ai giardini di via Brenta – che furono tempestivamente chiusi – uno dei quartieri più popolosi di Firenze sud, si ritrova a dover fare i conti anche con altri animali. Decisamente più inquietanti e non certo ’urbani’.
"Non li abbiamo visti direttamente ma quello che abbiamo trovato a pochi metri dalla scuola è molto esplicativo" raccontano ancora angosciate le mamme dei piccoli che frequentano il nido.
Vero che Sorgane non è esattamente il centro storico, il bosco della collinetta che insiste sul quartiere è a poche decine di metri dalle case e stessa la zona di Bagno a Ripoli, incollata al rione, ha molto verde e zone incolte. Tuttavia, se qualche avvistamento di cinghiali è periodicamente messo in bilnacio dagli abitanti della zona (gli animali selvatici, non trovando cibo a sufficienza nei boschi sempre più ’aridi’ a causa delle scarse piogge, spesso tendono ad avvicinarsi alle zone abitate attratti dai cassonetti delle nettezza pieni di avanzi di cibo".
"È il Far West" dice Alessandro Prosperi, un residente. Secondo quanto raccontato dagli abitanti, promotori anche di una raccolta firme, la presenza degli animali sarebbe infatti dovuta alla rivoluzione della raccolta differenziata. "Siamo invasi dai rifiuti, il nostro quartiere è ad alta densità abitativa" sottolinea un abitante Vilmaro Cappini. Lui vive proprio a pochi passi dai giardini di via Brenta "ed è un enorme dispiacere vederli chiusi". "Mi sembra assurdo che il Comune non sia ancora stato in grado di mettere in sicurezza l’area" aggiunge. Ma a Sorgane i problemi sono anche altri: i raid contro le auto in sosta, le risse a colpi di bottigliate, l’alcol che scorre a fiumi.
"Tutto è cominciato – prosegue Prosperi – con l’accoglienza legata all’emergenza freddo. Prima la Foresteria Pertini accoglieva i genitori ucraini con i loro bambini e i nostri figli giocavano insieme. Usavano il traduttore di Google per capirsi e comunicare. Noi non siamo contro l’accoglienza, sia chiaro. Ma ci sono delle regole che tutti dovrebbero rispettare".
Intanto, proprio ieri il Comitato Cittadini per Firenze, su richiesta di alcuni abitanti, ha fatto un sopralluogo: "Alle 11 del mattino abbiamo trovato rifiuti e bottiglie, persone che dormivano in strada, pozze di vomito: è intollerabile" si sfoga il presidente Simone Scavullo. Daniele Ciliberti, un personal trainer di 33 anni, conosce il quartiere come le sue tasche: "Un tempo non era così, c’era qualche delinquente ma quando gli dicevi di finirla la finiva. Ora sono più aggressivi". In buona sostanza, le richieste di Sorgane sono due: "Che la Foresteria Pertini venga regolamentata e si trovi una soluzione al sistema di raccolta".
Rossella Conte