Dopo la rapina choc. Ecco le pattuglie a piedi nelle zone più calde: "Così ci sentiamo sicuri"

Da ieri, rimodulata la presenza in via Palazzuolo, ma non solo: il nostro reportage in centro tra residenti, commercianti e turisti. Ordinanza minimarket, allo studio una mappa .

Dopo la rapina choc. Ecco le pattuglie a piedi nelle zone più calde: "Così ci sentiamo sicuri"

Da ieri, rimodulata la presenza in via Palazzuolo, ma non solo: il nostro reportage in centro tra residenti, commercianti e turisti. Ordinanza minimarket, allo studio una mappa .

di Stefano Brogioni

FIRENZE

Se si potesse ricominciare da capo, in via Palazzuolo e dintorni sarebbe il giorno zero. Quello in cui la presenza delle forze dell’ordine è massiccia e sentita, quello in cui i cittadini e commercianti hanno una divisa a proteggerli e farli sentire sicuri, per non sentirsi più abbandonati, come invece si sono sentiti per mesi, a un destino di pericolosa microcriminalità e degrado.

Da ieri, dopo il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica di martedì in prefettura, il Quartiere 1 è stato battutto dalla pattuglie appiedate di polizia, carabinieri e guardia di finanza. Tra via Finiguerra - dove una settimana fa una rapina ha ridotto in fin di vita il 91enne Ezio, residente di questa strada - e il centro storico, una ventata di senso di sicurezza ha soffiato dove fino a qualche giorno regnava paura e malcontento. "Così ci sentiamo sicuri", dicono i commercianti, che scambiano volentieri due chiacchiere con agenti e militari. Qualcuno maligna: "E’ servita la tragedia". Nel condominio dove abita Ezio - ancora in gravissime condizioni - la vivono come un altro gesto di altruismo del loro angelo della strada che ogni mattina puliva: gli effetti della disgrazia che si è accanita su di lui, serviranno a migliorare la situazione. L’auspicio di tutti è che le pattuglie appiedate diventino stabili, e per molti - oltre che per il “team sicurezza“ che ha partorito la decisione - sono l’unico modo di invertire la rotta in questa zona difficile. Dove anche martedì sera, due bande di nordafricani si sono fronteggiate com’era successo in passato.

Capitolo minimarket. I tecnici di Palazzo Vecchio stanno lavorando alla definizione dell’ordinanza "contingibile e urgente", dal carattere straordinario e sperimentale, con cui intervenire sull’orario di apertura di questo tipo di attività commerciali.

Attività finito nel mirino del team sicurezza perché, è stato riscontrato, facilmente inclini a sforare la mezzanotte per abbassare la serranda e di conseguenza punti di aggregazione notturna e fonte di possibile attività in contrasto, quanto meno, con il quieto vivere. Palazzo Vecchio e Prefettura hanno la mappe delle attività che hanno già creato problemi e potrebbero studiare una modalità d’intervento quanto più possibile mirata contro questi market, ma al tempo stesso gli uffici si preoccupano di varare un provvedimento inattaccabile anche dal punto di vista amministrativo.

Infine, la task force contro droga e dipendenze: al termine del Cosp, la prefetta Francesca Ferrandino ha annunciato la creazione di un gruppo di lavoro con vari attori al fine di arginare consumo di stupefacenti pesanti e relative derive. "E’ un fenomeno da contrastare con molta determinazione, le istituzioni devono far squadra: questo tavolo che ci consente di sintonizzare le misure che ciascuno di noi mette in evidenza è sicuramente un’iniziativa valida", ha commentato il governatore Eugenio Giani. "Ho dato la disponibilità della Regione per il gruppo di lavoro che tende a entrare più nel vivo della crescita di un sistema, con la criminalità organizzata sempre molto presente sullo spaccio di droga, che a livello di sensibilità diffusa sta generando poi come contraccolpo e come attività indiretta quei fenomeni di criminalità che mettono in seria discussione la sicurezza nelle nostre città".