Firenze, è morto il dottor Antonio Panti

Per trent’anni è stato presidente dell’Ordine dei medici. Dattolo: “Perdiamo un punto di riferimento”

Antonio Panti

Antonio Panti

Firenze, 3 marzo 2024 – Cordoglio a Firenze per la scomparsa del dottor Antonio Panti: “Con lui perdiamo un punto di riferimento per l’Ordine e tutti i medici fiorentini. Ci stringiamo attorno alla famiglia”, dice Pietro Dattolo, presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze.

La salma sarà esposta lunedì a partire dalle 9 alle cappelle dell’Ofisa di via delle Panche 56. Alle 16 si terrà in sua memoria una cerimonia laica.

“Sono personalmente scosso, sono entrato con lui a far parte dell’Ordine, è sempre stato un riferimento personale e professionale - spiega Dattolo - La sua attività è stata contraddistinta dall’instancabile battaglia per i diritti di malati, medici e operatori sanitari”.

Panti, che avrebbe compiuto 87 anni a maggio, ha sempre esercitato la medicina generale. Presidente dell’Ordine dei Medici di Firenze dal 1987 al 2017, è stato segretario nazionale della Fimmg (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) e socio fondatore della Simg (Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie). Ha fatto parte di numerose commissioni nazionali e della commissione deontologica della FnomCeo (Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri) dal 1984 a oggi. Giornalista pubblicista, autore di molte pubblicazioni, ha diretto la rivista “Toscana Medica” per un trentennio. É stato vicepresidente del Consiglio Sanitario della Regione Toscana da 1998 al 2016. Già componente della Commissione Deontologica Nazionale della FnomCeo e del Comitato Regionale di Bioetica della Toscana.

“La sua umanità unita alla sua grande esperienza è stata un patrimonio per tanti medici fiorentini e non solo. Antonio - conclude Dattolo - è stato un uomo straordinario che amava la professione medica”.

“Un lutto importante per Firenze e la Toscana, la scomparsa di un grande uomo e un grande medico, la perdita di un ‘punto di riferimento’, così come Antonio Panti è stato definito dall’Ordine dei medici fiorentini”, così il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Panti – dice Giani - ha fatto parte di numerose commissioni sanitarie e deontologiche di valore regionale e nazionale, compresa la Commissione deontologica nazionale della FnomCeo, ed è stato anche vicepresidente del Consiglio Sanitario della Regione Toscana da 1998 al 2016 e membro del Comitato Regionale di Bioetica della Toscana. E non dimentichiamo la sua esperienza da giornalista scientifico, con la direzione della rivista ‘Toscana Medica’. La sua esperienza, il suo punto di vista e la sua passione ci mancheranno. Condoglianze alla famiglia da parte mia e della Giunta regionale”. Alle parole del presidente Giani fanno seguito quelle dell’assessore regionale alla salute Simone Bezzini: "Con Antonio Panti se ne va un punto di riferimento per la sanità toscana. Una mente brillante che ha dedicato la propria vita per la tutela del diritto alla salute, tenendo assieme valori e capacità di lettura dei cambiamenti e spinta verso l’innovazione del sistema sanitario pubblico. Il suo contributo è stato fondamentale per lo sviluppo dell’organizzazione del sistema sanitario toscano basato sul confronto tra istituzioni e professioni mediche e con al centro sempre il paziente. La sua competenza e la sua passione rimangono un patrimonio importante per le istituzioni e per il mondo della sanità”.

Profondo cordoglio anche da parte dell’assessora regionale al sociale Serena Spinelli: “Il dottor Panti – ha detto - per tutta la vita si è impegnato per il diritto fondamentale alla salute, per la nascita del servizio sanitario nazionale, per la sanità pubblica e universalistica, per un sistema socio-sanitario vicino alle persone e di qualità. Lo ha fatto dedicandosi alla propria professione di medico di medicina generale e a quella dei medici toscani, dei quali ha a lungo presieduto l'Ordine, ma lo ha fatto anche, e soprattutto, non facendo mai mancare alle istituzioni regionali i suoi preziosi consigli, il punto di vista di una mente lucida e appassionata. Lo ringrazio per i tanti momenti di confronto che ha voluto regalarmi e in molti lo ricorderemo così. Le più sincere condoglianze alla famiglia, alle persone care e a tutti coloro che ne hanno conosciuto l'impegno professionale”.

"Con Antonio Panti scompare un pezzo della storia e della vita di Firenze. Noi della Lilt perdiamo un appassionato consigliere e un amico”, dice Alexander Peirano, presidente della Lega italiana per la Lotta contro i tumori di Firenze. “La Lilt - dice Peirano - poteva contare sull’impegno di Panti come consigliere: sempre professionale e appassionato. L’eredità che ci lascia è continuare a credere e a lavorare per una sanità pubblica e universale, come vuole la Costituzione Italiana”.

"Ci uniamo al cordoglio della famiglia e di tutta la comunità dei medici e dei sanitari per la triste perdita di Antonio Panti, persona e medico di grande valore che negli anni si è impegnato per i diritti dei malati nel territorio, per le cure primarie e per la multiprofessionalità", dice la presidente Maria Antonietta Gulino insieme all'Ordine degli Psicologi della Toscana.