
Drappo nero e bandiere a mezz’asta su Palazzo Vecchio per il lutto
Il ’tramonto’ di Francesco, dopo dodici anni di pontificato, porta con sè dolore, sconcerto, incredulità. Dal mondo dell’associazionismo a quello politico, tutti, indistintamente, piangono un Papa che ha portato aria nuova nella Chiesa, che ha rivoluzionato vecchie e desuete liturgie. E ieri, in segno di lutto, la sindaca Sara Funaro, l’arcivescovo Gherardo Gambelli, il rabbino Gadi Piperno e l’imam Izzedin Elzir hanno srotolato un drappo nero dal balcone di Palazzo Vecchio, dove fino al giorno dei funerali, le bandiere rimarranno a mezz’asta. "Firenze si unisce al cordoglio e al dolore del mondo intero per la scomparsa di Papa Francesco. Un punto di riferimento per milioni di persone, simbolo di umiltà, di impegno per la pace e vicinanza agli ultimi. Il suo messaggio di speranza, dialogo e fratellanza vivrà per sempre", ha detto la prima cittadina. Il governatore della Toscana Eugenio Giani ha invece affidato al social network X lo sconcerto di tutta la regione: "Se ne va una figura che ha segnato la storia con la sua voce di pace, giustizia e umanità. Una guida che resterà viva nei cuori di tutti noi. Riposa in pace". Mentre, secondo il presidente del Palazzo del Pegaso, Antonio Mazzeo, "Papa Francesco è stato una luce nel buio di questi anni difficili. Ha parlato ai cuori con parole semplici e profonde".
Per l’ex sindaco e attuale eurodeputato Pd, Dario Nardella, "l’opera di Papa Francesco è stata una rivoluzione nella Chiesa e nel mondo intero. Ha portato desiderio di pace, una sincera inquietudine sul futuro della nostra esistenza, una spinta profonda per il riscatto da qualunque oppressione". Per il gruppo di Fratelli d’Italia in Regione, "scompare un testimone di fede, un faro per l’intera umanità nei momenti più bui come la pandemia, un esempio di impegno costante rivolto ai più bisognosi e alla pace". Luca Bagnoli e il consiglio dell’Opera di Santa Maria del Fiore ricordano il Pontefice nel giorno della sua morte rivivendo l’incontro con lui, nel giugno del 2021, quando Papa Francesco ha ricevuto una rappresentanza della Chiesa e di Firenze, guidata dall’allora arcivescovo, il cardinale Giuseppe Betori.
Cordoglio anche dei sindaci del Chianti, di Fiesole, dell’associazione Donne Imprenditrici e del gesuita padre Ennio Brovedani, presidente della Fondazione Stensen: "Abbiamo perso un Papa forse unico nella storia umana. Ha tentato in tutti modi di riportare la Chiesa cattolica, con coraggio e determinazione, alla sua origine evangelica, dopo così tanti secoli di teocrazia".
Al coro delle reazioni, da segnalare anche la nota della Cgil: "Abbiamo perso il più grande paladino della pace. Da comunista ho pianto e pregato per lui", il commento del segretariom regionale Rossano Rossi. Infine, anche l’Ordine dei medici di Firenze ha inviato un messaggio di condoglianze alla Santa Sede: "Da medico e da cattolico – il commento del presidente Dattolo – ho sempre sentito nelle parole di Papa Francesco un’eco profonda del nostro compito quotidiano: prendersi cura non significa solo guarire, ma accompagnare, accogliere, condividere".
AnPassan