REDAZIONE FIRENZE

"Dritto e rovescio" Studenti infuriati contro servizio in tv

I liceali: "Video strumentale per dare colpa ai giovani". La replica di Del Debbio: "Abbiamo riportato solo la realtà"

di Luca Gasperoni

FIRENZE

Gli studenti fiorentini del liceo artistico di Porta Romana scendono sul piede di guerra contro la trasmissione ’Dritto e Rovescio’ che li ha intervistati per un servizio andato in onda su Rete4 giovedì 22 ottobre. Il tema era la situazione nelle scuole e lo scarso rispetto delle norme di sicurezza sanitaria. L’accusa dei ragazzi alle telecamere della giornalista Giulia Guerri è di aver tagliato interviste e fatto le riprese in modo da colpevolizzare i ragazzi per la diffusione del virus.

"Queste cose non vengono fatte a caso, si sceglie bene a chi affibbiare la colpa. Deve essere debole così non può rispondere: gay, migranti, ora i giovani – accusa Emma, studentessa del liceo – nell’ultimo periodo serviva un colpevole della pandemia e chi meglio dei giovani?". Raggiunto telefonicamente, il conduttore della trasmissione Paolo del Debbio nega qualsiasi responsabilità, "la troupe ha solo riportato la realtà" e attacca "se i giovani fanno una cavolata, è colpa nostra che lo raccontiamo?". E ribadisce: " Quello che mi scrivono mi fa ridere, non cerco capri espiatori, tratto tutti allo stesso modo, giovani e vecchi".

Secondo gli studenti fiorentini il problema principale del servizio sono le interviste, con frasi a metà e dichiarazioni frammentate per far passare i ragazzi come irresponsabili e poco informati sulla pandemia. "Io stessa sono stata intervistata prima di entrare a scuola – racconta Emma – la Guerri ci ha fatto molte domande ma alla fine ha preso solo frammenti dei nostri discorsi e li ha montati appositamente per metterci in cattiva luce". Anche qui la replica di Del Debbio è secca: "Tutto normale, si fanno lunghe interviste, poi si sceglie le parti e si taglia, funziona così, non capisco di che parlano".