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Due stipendi, zero futuro. La Generazione bilocale e quel budget impossibile

I conti in tasca a una coppia a caccia di un quattro vani per metter su famiglia. Tra prezzi folli, mutui insufficienti e il sogno infranto di vivere in città .

di Claudio Capanni

Un gatto, un motorino e un’utilitaria in leasing che dopo altre 24 rate da 350 euro, più quella finale da 5mila euro, diventerà loro. Ma anche due lavori d’oro di questi tempi: consulente informatico a partita Iva lui, dipendente pubblica lei. Il reddito familiare sommando le annualità di entrambi? Quasi 40mila lordi che sfilando tasse, tagliando circa 10mila euro di Irpef lorda e aggiungendo 1.100 euro di detrazioni, fanno almeno 27mila euro che restano in tasca puliti a fine anno. Segni particolari: 39 anni lui e 36 lei. Sono la nostra coppia-tipo (immaginata e pure un po’ fortunata) di fiorentini che, senza lasciti dei genitori, vive insieme in affitto in un bilocale di 45 metri quadri. E vuol comprare casa. Quattro mura dignitose e di proprietà dove mettere alla luce e crescere un figlio: magari quattro vani con posticino auto.

Ma quale futuro immobiliare offre loro la nostra città? Per capirlo serve un tour negli annunci del mattone, scoprendo che chance ha la coppietta di aspiranti genitori di varcare un’uscio e farlo suo. Il budget è quello di chi i soldi li guadagna senza aiuti della famiglia: 20mila euro di risparmi. Il massimo del mutuo concesso da restituire in 30 anni a tasso fisso mensile del 2,43%: 200mila euro che, con i risparmi farebbero al massimo 220mila. Meglio però non toccarli quelli: a fine mese ci sono ancora i 350 euro di rata auto e le bollette. E poi sì: condominio, tagliando, assicurazione, benzina, la spesa, gli imprevisti. E il bimbo da crescere. La rata non deve superare i 700 euro, ma con un po’ di fatica si può.

Pronti a comprare. Sì, ma cosa? A Peretola spunta un trilocale di 70 metri quadri in piazza Garibaldi con bagno e balcone: 220mila euro secchi. Ma è da ristrutturare. E con quali soldi? C’è una cameretta sola, ma il futuro bimbo potrebbe intanto dormire nel salottino o in culla vicino a loro. E poi? Poi si vedrà. Meglio cambiare. Si resta in zona Piagge. In via Pistoiese con 220mila euro ci sono 61 metri quadri in uno stabile di nuova costruzione (i lavori finiranno a dicembre): camera, bagno e un salotto-cucina. No balconi, no box auto. Ma andrebbe tutta arredata con un nuovo prestito. Troppo rischioso. Si cambia ancora. Il papabile affare spunta in via Reginaldo Giuliani verso Castello: 215mila euro per "ampio bilocale ristrutturato con posto auto". Strettino ma termoautonomo e poi c’è il posteggio all’aperto. Il piccolo però dormirebbe nel salotto-cucina. Forse si può fare di meglio.

La svolta arriva all’Isolotto in via Medardo Rosso: 90 metri quadri, quattro vani, due camere, doppi vetri, box auto. Un sogno per soli 205mila euro. E la fregatura? Non c’è. Anzi sì. È in nuda proprietà: finché il proprietario-inquilino sarà vivo, niente casa. Affidare la nascita del piccolo alla sua morte? Potrebbero farlo, ma non se la sentono. Anche perché in via Maragliano a San Jacopino per 215mila euro c’è un attico niente male in fase di "ampia e completa ristrutturazione" pronto nel 2025: sesto piano, terrazzone, angolo cottura, bagno e camera. E basta. Sì perché qui i metri quadri sono 42, da dividere in tre. Il gatto invece, almeno lui, potrebbe stare in terrazza. Ma 14 metri quadri a testa per tutta la vita con un mutuo da 700 euro al mese non fanno gola. E quel futuro fatto di spigoli, privacy all’osso in due stanzine pesa sul cuore dei nostri due.

Hanno capito l’andazzo: con 200mila e rotti euro non si esce dalla gabbia del 50 metri quadri. Sono incatenati alla loro generazione. La Generazione bilocale. Che sia via Novelli a Coverciano dove un "grazioso bilocale con piccolo giardino" di 45 metri quadri viene piazzato a 208mila euro oppure un trilocale in via Ponte alle Mosse con veranda a 218mila euro, la stanza per il bimbo non c’è. Non mancherebbe in via Baccio da Montelupo, verso Legnaia, dove un trilocale da 70 metri quadrati in una palazzina degli anni 60 offre due camerine. Siamo però al limite del budget: 220mila euro tondi. Magari trattando si scende un poco. Ma chi ha poi i quattrini per arredarlo? Chi per ripartire dallo zero assoluto? Non c’è nemmeno il posto auto. E, forse, neppure via d’uscita. Tranne quella che porterà loro e tutta la Generazione bilocale, una volta per tutte, fuori da .