
Il governatore Eugenio Giani
e Gabriele Masiero
Il presidente della Regione, Eugenio Giani, dichiara lo stato di emergenza regionale per gli eventi meteorologici dei giorni scorsi, mentre prosegue il dibattito sulla gestione dell’emergenza e sul ruolo dello scolmatore.
Il decreto firmato dal governatore riguarda la Città metropolitana di Firenze e le province di Arezzo, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Nella motivazione si ribadisce la gravità e l’eccezionalità dell’ondata di maltempo che ha colpito ampie zone della Toscana centrale e settentrionale e si rinvia a una successiva delibera della giunta regionale per l’individuazione di azioni specifiche per i Comuni coinvolti.
Intanto, alla Camera, il ministro della protezione civile, Nello Musumeci, ha risposto a un’interrogazione sull’ondata di maltempo che il 14 marzo ha travolto il bacino dell’Arno, spiegando che, a proposito della dichiarazione di stato di emergenza nazionale chiesta dallo stesso governatore "il Dipartimento sta esaminando la proposta".
Musumeci si è quindi inserito nella polemica a distanza nata tra il sindaco di Pisa, Michele Conti, eletto con il centrodestra (che ha elogiato "i governi democristiani che nei decenni passati hanno progettato e realizzato questa opera idraulica" e ha sollecitato maggiori investimenti da parte della Regione), e il governatore Giani che ha invece rivendicato "la sapiente gestione delle cateratte che consentono di far defluire l’acqua nel canale scolmatore salvando così la città di Pisa dalla piena del fiume".
"Il Governo si permette di suggerire alla Regione e al Comune di Pisa l’opportunità di procedere al completamento dello scolmatore dell’Arno – ha detto il ministro - e consentirgli così la portata stabilita nel progetto originario". Musumeci ha sottolineato che "a proposito delle ultime piogge che per fortuna hanno risparmiato Firenze - non solo per l’utilizzo dello scolmatore ma anche per la scarsa piovosità a nord del capoluogo, nel Valdarno e nell’Alto Casentino - il Governo si permette di suggerire alla Regione e al Comune di Pisa l’opportunità di procedere al completamento dello scolmatore dell’Arno e consentirgli così la portata stabilita nel progetto originario".
Ha aggiunto poi che il Governo potrebbe perfino, a fronte di questo accordo, offrire i soldi per la realizzazione dell’intervento. "In questo senso d’intesa con la Regione e con il Comune di Pisa - ha concluso - si valuterebbe la possibilità di uno specifico finanziamento".
"Lo scolmatore – ha detto Giani – è stato reso funzionale negli ultimi anni, grazie agli interventi fatti dalla Regione per garantire il deflusso delle acque in mare. Sono state infatti realizzate delle scogliere, a Calambrone, al confine fra i territori di Livorno e Pisa, che frangono le onde e che agevolano lo sbocco in mare dello Scolmatore. Poi è fondamentale la capacità di guida nel momento in cui vengono aperte le paratie: sono orgoglioso della pianificazione che ha permesso di azionare l’opera alle 15.50, nel momento della massima ondata di piena dell’Arno e di maggiore efficacia. Insomma l’opera ha dimostrato di essere pienamente funzionante e funzionale: se poi il ministro Musumeci ritiene di metterci altre risorse per potenziarla ulteriormente, ben venga. Da parte nostra stiamo lavorando per alzarne ancora gli argini".