Firenze, 30 maggio 2021 - Giovanissimo ma già determinato nel seguire il suo sogno nel motociclismo. Un ragazzo sorridente, molto motivato nell'intraprendere la sua carriera sulle due ruote. I sogni di Jason Dupasquier si sono spezzati al Mugello, nell'incidente alla curva Arrabbiata 2: la caduta e poi l'investimento da parte di un'altra modo.
Motociclismo in lutto al Mugello
I sogni spezzati del ragazzo: dolore ai box
Ferite molto gravi che hanno portato alla morte. Jason era un ragazzo allegro, che sorrideva alla vita con i suoi diciannove anni. Si racconta attraverso le foto su Instagram e attraverso le sue passioni. Non amava solo le due ruote a motori ma anche quelle a pedali: come molti motociclisti andava in bicicletta, bici da corsa e mountain bike.
Svizzero, abitava a Friburgo ma la sua vita era già da giramondo, come accade a tutti i piloti. E in Moto3, la classe di entrata nel grande mondo del professionismo, andava già molto forte.
"Dupasquier aveva fatto un inizio impressionante della sua seconda stagione nella classe leggera del Gran Premio, segnando costantemente punti e piazzamenti nella top 10 della classifica", dice la direzione del MotoGp ricordando il ragazzo. Era nato il 7 settembre del 2001. Il papà, pilota di motocross, lo aveva in qualche modo instradato alle corse fin da piccolissimo, come accade a molti piloti. Nel 2020 una prima stagione in Moto3 nella quale aveva preso le misure al motociclismo nei grandi. In questa seconda stagione era andato sempre a punti.
Una bella carriera, i sogni da inseguire, fino al pomeriggio del 29 maggio.