E Del Re stronca la delibera : "È un pasticcio, vi spiego perché. Ora ci sarà una pioggia di ricorsi"

L’affondo: "Identica all’altra, ma il decreto Salva Casa ha cambiato le regole"

E Del Re stronca la delibera : "È un pasticcio, vi spiego perché. Ora ci sarà una pioggia di ricorsi"

La leader di Firenze Democratica Cecilia Del Re

Cecilia Del Re, lei definì lo stralcio della norma sullo stop agli affitti turistici brevi in centro area Unesco un "pasticcio". Cosa pensa dopo la giornata di ieri?

"Che è un altro pasticcio. Lo stralcio fu un clamoroso autogol, stavolta lo definirei un rigore a porta vuota. Ma per il Tar, non certo per il Comune. La delibera è stata proposta in modo identico, senza accorgersi che nel frattempo il decreto Salva Casa aveva cambiato le regole del gioco. L’atto si basa sull’articolo 23-ter del Testo Unico dell’Edilizia, che è stato profondamente modificato e questo è già un motivo per definire la delibera testualmente illegittima". Cosa si doveva fare nella seduta di ieri?

"Sospendere l’approvazione della delibera".

Nel nuovo decreto si parla della possibilità per gli enti di ’fissare specifiche condizioni’, il Comune è convinto di far leva su quell’aspetto.

"Se si voleva intraprendere questa strada, allora si sarebbe dovuto comunque aggiornare la delibera. Si doveva dire che gli affitti turistici sono consentiti ma ad una serie di condizioni, mettendo paletti molto stringenti. La nuova norma non consente più di vietare un uso come quello della residenza per affitti turistici brevi in area Unesco. Un conto è mettere condizioni, un altro è vietare: sono due concetti diversi. Su una materia complicata come questa non sempre presto e bene vanno di pari passo, qui c’è stata una mancanza di approfondimento. Il decreto legge in questione è in vigore dal 29 maggio, la conversione in legge è della settimana scorsa e la norma è direttamente applicabile".

Cosa accadrà adesso?

"Ricorsi su ricorsi. Occorreva invece andare al Tar con una delibera forte, che non presentava problemi".

Cosa ne pensa a livello politico? "La giornata di ieri rende più debole e meno credibile l’operato dell’amministrazione. Ci sarà una confusione totale tra ricorsi e controricorsi. Ed effetti distorsivi per la città, sui quali tra le due delibere non c’è stata una riflessione da parte della maggioranza, mentre l’ha fatta Sinistra Progetto Comune. Col decreto ‘Salva casa’, Firenze finisce in una situazione ancora peggiore: il governo si è spinto molto nella liberalizzazione dei cambi d’uso e questo è negativo soprattutto per le città d’arte. Per questo ho parlato in aula della necessità di un decreto Salva Firenze. Serve subito".

Del Re, in tutto ciò è pesata anche l’assenza nella parte finale dello scorso mandato di un assessore all’urbanistica?

"In tante scelte fatte recentemente si è pensato prima alle dinamiche di partito, rispetto alle vicende della città. Queste sono le conseguenze".

Niccolò Gramigni