FIRENZE
L’amico Verdini esce dal carcere. Lui ci entra. Non nello stesso, però. L’imprenditore Riccardo Fusi (nella foto), ex presidente del consiglio d’amministrazione della Btp, ieri si è costituito nel carcere di Massa, anticipando l’ordine di carcerazione che stava aspettando dopo che la sua condanna a cinque anni e dieci mesi per concorso nella bancarotta del Credito Cooperativo Fiorentino, è diventata definitiva.
La posizione di Fusi era stata stralciata dal processo principale, nell’ambito del quale il 3 novembre 2020 è stato condannato a 6 anni e 6 mesi Denis Verdini.
Fusi, 61 anni, ex patron della società immobiliare Baldassini Tognozzi Pontello, avrebbe contribuito, secondo l’accusa, al crac del Ccf stimato in 100 milioni di euro.
Nella società di costruzioni Baldassini Tognozzi Pontello, di proprietà di Fusi e del socio Roberto Bartolomei, anche lui condannato in via definitiva alla stessa pena e ora agli arresti domiciliari per via dell’età, sarebbero confluiti numerosi finanziamenti da parte del Ccf, elargiti nonostante l’azienda fosse in dissesto.
Non è la prima condanna definitiva in cui incorre Fusi. Nel febbraio del 2016 la Corte di Cassazione aveva confermato la condanna a due anni nel procedimento sulla vicenda della Scuola Marescialli dei Carabinieri di Castello.
ste.bro.